La vergogna dei rigori: battuto il record del 1950. E mancano 9 giornate... Ma che calcio è questo?
I numeri, già. Se parliamo di rigori, sono eclatanti. Con i sette concessi in questa giornata (prima che si giochino le ultime due gare), siamo arrivati a quota 142. E’ un record per i campionati a 20 squadre, il precedente risaliva addirittura al 1949-50: altro mondo, altra vita, altro calcio. Attenzione, però, perché la cifra alla quale siamo arrivati adesso non è definitiva, tutt’altro: restano da giocare ancora 92 partite (Atalanta-Napoli, Roma-Udinese e le 90 delle ultime nove giornate). Se andassimo avanti con questa media - poi diremo qual è - ci avvicineremmo a quota 200. Nello scorso campionato sono stati 122.
Dicevamo della media. In Serie A, nelle 288 partite di questo campionato, è stato fischiato un rigore ogni 2,02 incontri e, in particolare, uno ogni 182 minuti. Se pensate - come noi - che il calcio più spettacolare si ammiri in Inghilterra, perché gli arbitri fischiano meno e lasciano che si giochi di più, prendete nota di quanti rigori siano stati concessi in Premier League quest’anno: 73. E in un numero di partite superiore rispetto a quelle che si sono disputate in Serie A, perché il lockdown ha rallentato di meno il torneo: al netto dei due incontri di stasera, in Inghilterra si è arrivati a 318 incontri. La media? Un rigore ogni 4,35 gare e 392 minuti.
In Premier League, insomma, fischiano meno della metà dei rigori rispetto alla Serie A. Eppure il regolamento è lo stesso, anche per il fallo di mano, con tanto di Var incombente. Possibile che i nostri difensori siano doppiamente incauti? Crediamo proprio di no. Semplicemente, ormai, in Italia ogni mezzo contatto diventa un rigore. Ma questo non è più calcio. Meditate, arbitri...
@steagresti