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  • Lamela e Candreva, la fantasia che suda e fatica
Lamela e Candreva, la fantasia che suda e fatica

Lamela e Candreva, la fantasia che suda e fatica

Facile, forse anche riduttivo, limitare il derby di domenica tra Roma e Lazio come la sfida di Francesco Totti e Miroslav Klose. Certo, i due fuoriclasse saranno al centro dell’attenzione di pubblico, media e avversari. Inutile girarci intorno. La finale di Coppa Italia, e più in generale la stagione di due squadre e una città che vivono come nessun altro questa stracittadina impreziosita dalla possibilità di alzare addirittura un trofeo, sarà il palcoscenico di questi due immensi e infiniti fuoriclasse. Ma non solo. Perché Petkovic e Andreazzoli hanno plasmato le loro creature anche sulla generosità di due prime donne, dotate non solo di una tecnica sopraffina ma anche di un fisico da stakanovisti al servizio prima di tutto del gruppo. Stiamo parlando di Erik Lamela e Antonio Candreva.

FANTASIA E CORSA, MIX PERFETTO – L’argentino, soprattutto grazie alla scuola Zeman, ha vissuto la stagione della definitiva consacrazione andando a segno ben 15 volte (dietro di un centro al solo Osvaldo) e collezionando un’infinità di prestazioni da protagonista assoluto, tanto da meritarsi la convocazione con la nazionale argentina. Candreva è stato invece l’arma in più della Lazio tutta muscoli e sacrificio disegnata da Petkovic. Due fantasisti dai piedi raffinatissimi, ma dotati di uno strapotere fisico che i rispettivi tecnici hanno deciso di utilizzare per la causa della squadra. Troppo importanti i ripiegamenti difensivi di questi due calciatori, essenziali i raddoppi sui centrocampisti avversari e la copertura quando i terzini spingono senza paura. Entrambi schierati a destra, l’argentino ha potuto sfruttare al massimo il suo mancino letale disegnando assist geniali o riuscendo così ad esplodere il suo gran tiro. L’italiano, invece, ha finalmente trovato – nonostante un primo impatto turbolento – l’ambiente e la squadra ideali per esprimere tutto il proprio immenso potenziale, guadagnandosi anche la fiducia di Prandelli.

CORSIE LATERALI FONDAMENTALI – Il derby di domenica sarà una sfida più che altro di nervi, giocata sul filo di una tensione che a Roma si respira da quando i giallorossi hanno eliminato l’Inter. Probabilmente assisteremo a un match chiuso, poco spettacolare e molto duro. Per questo saranno importanti le corsie laterali per dar sfogo a una manovra altrimenti eccessivamente limitata nella zona centrale di un campo ad alto rischio di traffico. E per questo sarà indispensabile il lavoro di Lamela e Candreva che dovranno obbligatoriamente far saltare le difese avversarie senza però dimenticare di aiutare i compagni quando si ritroveranno in non possesso palla. Così come sarà fondamentale l’appoggio e le sovrapposizioni dei due terzini. Qui però dipenderà molto dalle scelte di Andrezzoli, indeciso tra Marquinhos (in questo caso Lamela sarà più libero da compiti difensivi, ma allo stesso modo meno supportato in attacco) e Torosidis (che obbligherebbe l’argentino a un maggior lavoro difensivo, ma una maggior pericolosità in attacco). Dall’altra parte, invece, Petkovic potrà contare sulla ormai collaudata catena Konko-Candreva. Roma-Lazio sarà decisa anche da questi piccoli dettagli, spesso però sempre più fondamentali quando ci si gioca più di un trofeo.

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