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  • Lautaro, che assist dal Barcellona: vale più di Lukaku e merita il suo ingaggio

    Lautaro, che assist dal Barcellona: vale più di Lukaku e merita il suo ingaggio

    • Andrea Distaso
    Il gradimento di Real Madrid e Manchester City, l'interesse reale e tangibile del Barcellona sono argomenti chiari a Lautaro Martinez, alle persone che lo assistono e all'Inter, che si ritrova tra le mani un patrimonio tecnico ed economico che Antonio Conte ha saputo far fruttare, soprattutto nella prima metà di campionato. 16 gol e 4 assist in 31 presenze stagionali hanno aumentato in maniera esponenziale le attenzioni attorno al calciatore argentino e possono aprire nuovi scenari in casa nerazzurra.

    IL BARCELLONA FISSA IL PREZZO - Nessuno più del Barcellona si è spinto avanti, a livello di sondaggi, con l'entourage dell'ex Racing e informalmente con Ausilio e Marotta, facendo pervenire l'intenzione di raggiungere la fatidica quota dei 111 milioni di euro della clausola rescissoria inserita nel contratto in scadenza a giugno 2023. Manifestando addirittura la disponibilità a superare questa soglia, attraverso l'inserimento nell'affare di contropartite tecniche gradite a Conte. Mettendo ovviamente sul piatto condizioni economiche più vantaggiose per Lautaro che, secondo quanto l'Inter ha fatto trapelare, percepisce attualmente una cifra vicina ai 3 milioni di euro.

    LAUTARO VALE PIU' DI LUKAKU - Una cifra già ritoccata rispetto all'iniziale ingaggio da 1,5 milioni, ma comunque ben inferiore ai 5 - bonus esclusi - di Diego Godin e di Alexis Sanchez, ad oggi note tutt'altre che liete della stagione nerazzurra, e ben distante dai 7,5 più bonus (per un totale di 9) di quel Romelu Lukaku, vero e proprio alfiere della rivoluzione contiana, finito nelle scorse ore nella bufera per le rivelazioni in tema di coronavirus sulla partita di campionato col Cagliari dello scorso gennaio. Il centravanti belga, strappato alla concorrenza della Juventus nella scorsa estate, fu acquistato dal Manchester United per la cifra record di 65 milioni più 13 di bonus. Per questioni anagrafiche (Lukaku è un '93, Lautaro un '97) e di ingaggio, oggi si può tranquillamente dire che la sua valutazione è inferiore a quella del partner offensivo che, per quanto lusingato dalla corte del Barcellona, si trova bene in nerazzurro e non è certo intenzionato a forzare la mano. Ma avrà certo argomenti più solidi a disposizione per chiedere, in caso di definitiva permanenza, un robusto adeguamento dello stipendio e avvicinarsi al tetto fissato da Lukaku.

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