Calciomercato.com

  • Lazio, Acerbi: 'Siamo sbalorditi, il governo spieghi: un centro sportivo è più sicuro di un parco!'

    Lazio, Acerbi: 'Siamo sbalorditi, il governo spieghi: un centro sportivo è più sicuro di un parco!'

    Francesco Acerbi, difensore biancoceleste, ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio: "Sono un calciatore, non voglio fare polemica. Non mi quadra una cosa ed è sotto gli occhi di tutti: si può correre al parco, ma non in un Centro Sportivo nel quale sarebbero assicurate misure di sicurezza. Noi rispettiamo le norme governative, ma abbiamo a disposizione delle strutture importanti nelle quali potremmo allenarci individualmente ritrovando il feeling con il campo. Parlando di sicurezza, un centro sportivo rappresenta una garanzia in più rispetto al parco pubblico. Svolgere l'attività al centro sportivo vorrebbe dire, comunque, rispettare le norme di sicurezza. L'attività sportiva al parco, invece, sarà consentita e questa decisione ci ha lasciati sbalorditi. Non potremo allenarci dal 4 maggio e così si fa dura. Probabilmente, se torneremo ad allenarci dal 18 maggio, non avremo tempo per concludere la stagione in tempo. Mentalmente sarebbe complicato chiudere un campionato ed iniziarne uno nuovo tre settimane dopo". 

    SULLA RIPRESA - "Noi siamo abituati all'adrenalina ed alla competizione, ora c'è la possibilità di tornare in sicurezza nei nostri centri sportivi. Non capisco perché si possano aprire i parchi al pubblico e perché, invece, i centri sportivi professionistici devono restare chiusi. Non voglio fare polemica, ma vorrei ricevere una risposta adeguata al mio quesito. Non comprendiamo la motivazione di questa decisione. Sento molti calciatori e tutti noi ci siamo chiesti perché noi professionisti non potremo allenarci nel nostro centro sportivo rispettando le norme di sicurezza, mentre i parchi pubblici saranno aperti. Il calcio è un'industria oltre ad essere uno sport molto amato. C'è voglia di riprendere, ma tutti vogliamo farlo nel modo giusto, nel pieno rispetto delle norme e del dolore che sta vivendo il nostro Paese. Dobbiamo metterci anche nei panni di chi sta soffrendo".

    Altre Notizie