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  • Lazio, tutti arruolabili:| Reja scopre l'abbondanza

    Lazio, tutti arruolabili:| Reja scopre l'abbondanza

    • M.A.

    Che il momento sia speciale lo si capisce anche dal fatto che tutti vogliono esserci. Edy Reja, nel corso dell'abituale discorsetto di inizio settimana, si è trovato ieri di fronte una 'folla' che da tempo non si vedeva. Da quando, cioè, infortuni e squalifiche hanno cominciato a falcidiare la squadra rivelazione del girone d'andata. Poi è arrivata l'emergenza e - la necessità aguzza l'ingegno - il tecnico goriziano ha lanciato una serie di presunti comprimari che, da Kozak e Gonzalez a Garrido e Scaloni, si sono disimpegnati in maniera più che dignitosa se è vero che la Lazio occupa ancora la quarta posizione. Da Catania in poi, però, conquistare una maglia da titolare sarà dura per tutti. Solo difesa e centrocampo, in attesa del ritorno di Matuzalem (contro la Juve), mantengono delle gerarchie precise, con Radu che si riprenderà il suo posto di terzino sinistro. Dalla trequarti in su Reja si trova a gestire un'abbondanza inedita. Un problema che, in genere, gli allenatori sono ben lieti di avere.

    I primi a candidarsi sono ovviamente gli autori dei due gol al Parma che, per un motivo o per l'altro, venivano da un momento complicato. Hernanes per un calo di forma evidente, Floccari per una serie di infortuni che l'aveva allontanato dal gol da due mesi e mezzo. Ovvio che a Catania entrambi vorrebbero esserci dall'inizio, ma dovranno vedersela il calabrese con uno Zarate mai andato così d'accordo con Reja, il brasiliano con il rientrante Mauri che in più occasioni gli è stato preferito dietro le punte. Se il modulo rimarrà il 4-2-3-1 a contendere una maglia sulla trequarti ci saranno anche Sculli e Gonzalez, due elementi di grande quantità dei quali difficilmente il tecnico goriziano si è finora privato. Per concludere, in attacco tornerà finalmente anche capitan Rocchi, reduce da un calvario fisico cominciato alla vigilia di Lazio-Lecce che, nel 2011, non gli ha ancora permesso di scendere in campo. Il bomber veneto potrebbe rivelarsi la vera arma in più per il finale di stagione, senza dimenticare la capacità di Kozak di essere decisivo ogni volta che viene chiamato in causa. Insomma, la Lazio ha una nuova alleata nella volata Champions: l'abbondanza. Sempre che, come auspica Reja, il gruppo si mantenga compatto e tutti, titolari e panchinari, continuino a remare nella stessa direzione senza gelosie.

    (Il Tempo)

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