Calciomercato.com

  • Lazio, addio Breno.| Tare: 'Dispiace per il ragazzo'

    Lazio, addio Breno.| Tare: 'Dispiace per il ragazzo'

    • M.A.

    Due sogni infranti: quello del 22enne ex Bayern Vinicius Borges Breno, che voleva trasferirsi a Roma per rinascere a nuova vita, e quello della Lazio, che sperava di aver messo a posto la difesa con l'acquisto del brasiliano. L'affare non si fa, è andato in fumo insieme alla villa posta nella zona chic di Monaco che, a settembre scorso, Breno ha 'volontariamente' incendiato in preda all'alcol e alla depressione mettendo a rischio la vita di moglie e figli: tre anni e nove mesi di reclusione la sentenza del tribunale tedesco. Per Breno niente condizionale, niente rinascita a Roma e carriera quantomeno in bilico. Il contratto già siglato, che la Lazio avrebbe ratificato in caso di assoluzione, da ieri è carta straccia. O meglio, la società lo conserverà in attesa di sviluppi, purché siano in tempi brevi. In ogni caso l'accelerata del tribunale tedesco ha lasciato di sasso i biancocelesti.

    'Mi dispiace per il ragazzo, non me l'aspettavo, meriterebbe una seconda possibilità - ha detto il d.s. della Lazio Igli Tare alla tedesca Sport1 -. Il mio pensiero va a lui e alla sua famiglia, la sua vita ora purtroppo è rovinata. È un duro colpo, ma mi sembra una pena troppo severa'. Breno è stato portato direttamente nel carcere tedesco, la pena è esecutiva da subito. Dovranno passare due anni e mezzo prima dell'estradizione e del ritorno in Brasile. Ci sono 60 giorni per presentare ricorso e andare in appello nel giro di sei mesi, ma sembra difficile arrivare entro breve ad uno sconto tale da assicurare al giocatore la libertà vigilata (serve una pena non superiore a due anni) e, quindi, la possibilità di dare seguito al contratto stipulato con la Lazio.

    'Breno sarà il miglior difensore del prossimo campionato, vedrete', assicurava Tare solo qualche settimana fa. A Formello si puntava forte sul giovane talento cresciuto al fianco di Dias nel San Paolo, c'era ottimismo su una conclusione positiva, o comunque non così negativa, del processo in Germania. In realtà è andato tutto storto per il brasiliano: le registrazioni della moglie la notte dell'incendio a descriverlo come 'posseduto da Satana', i problemi con l'alcol e i farmaci (per questo anche il Bayern è nei guai) e un pentimento arrivato troppo tardi. 'Per quella notte chiedo scusa a tutti - aveva detto Breno prima della sentenza -, mi dispiace per la mia famiglia, non sono stato un buon esempio per loro. Credo in Dio e lo ringrazio di averli protetti'. Non è bastato. La Lazio, come ovvio, si sta muovendo per cautelarsi. Innanzi tutto blindando Diakité e 'congelando' Stendardo.

    Altre Notizie