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  • Lazio, avv. Mauri: 'Le parole di Ilievski ci lasciano perplessi'

    Lazio, avv. Mauri: 'Le parole di Ilievski ci lasciano perplessi'

    Hristyian Ilievsky è stato interrogato martedì dal pm Di Martino sulla vicenda calcioscommesse. Un colloquio lungo, durato 5 ore, nel quale è stato nominato nuovamente Stefano Mauri, capitano dei biancocelesti. Radio Sei ha contattato, per far luce sul caso, il legale del giocatore, Matteo Melandri: "Questi sono tutti comportamenti che le procure devono evitare. Se il nostro codice di procedura penale è costruito con delle regole è perché il giudice non deve subire condizionamenti. Io non posso pensare che il giudice non apra un giornale. L’informazione deve essere corretta. Come al solito siamo arrivati a maggio ed escono sui giornali nuove piste per poter parlare di calcio nelle aule e non di calcio giocato. Ci siamo abituati, ogni volta si parla di svolta nell’inchiesta e, invece, si torna alle stesse identiche circostanze. L’ordinanza di custodia cautelare aveva all’interno l’intervista fatta ad Ilievski in cui negava di aver conosciuto Mauri e in cui diceva che c’erano anche altri soggetti. Sempre all’interno c’è l’intercettazione in cui Ilievski chiama il giornalista lamentandosi di aver riportato cose non vere. La verità processuale sta nei riscontri che ci sono agli atti dell’ordinanza. Che oggi si venga a raccontare una storia diversa lascia perplesso e lascia perplesso che ci siano ancora persone che gli credano".

    LA POSIZIONE DI MAURI - "Mauri, se ricordate, ha sempre detto di aver visto Zamperini per il tempo necessario alla consegna dei biglietti. Sicuramente non c’è stato il tempo necessario per architettare tutta l’organizzazione della partita, questo è poco, ma sicuro. Mauri, inoltre, ha sempre detto che fa fotografie con molta gente, ma ha sempre dichiarato che non gli è stato presentato tale Ilievski. I telefoni di Mauri sono stati controllati, addirittura hanno fatto un incidente probatorio sui dispositivi elettronici e non ricordo altro processo in cui succede questo. Non è stato trovato nulla quindi più di questo non so cosa altro si voglia. Vi ricorderete che tutto il processo fu fatto sui riscontri delle celle telefoniche e non vi è traccia di una chiamata Mauri-Milanetto. Sono stati contestati i contatti con Aureli e non viene contestata quella con Milanetto? Io credo che nei confronti di Mauri sia stata svolta ogni tipo di indagine, sono stati toccati anche gli affetti più cari e nulla è emerso. Il Tribunale Sportivo lo ha condannato per il suo rapporto con Zamperini in quanto non poteva non sapere e a questo ci dobbiamo attenere. Detto questo non c’è uno straccio di prova che possa ricondurre a lui. Se poi la procura vuole tenersi le parole di uno che è stato latitante per 4 anni, che pare, da quello che dicono i giornali, sia venuto in Italia perché le pene sul fixing in Montenegro sono state inasprite. Vedrei questa collaborazione nell’ottica della convenienza, la prenderei con le molle. Attendiamo un confronto con la Procura all’interno delle aule di Tribunale perché è lì che devono farsi i processi".

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