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  • Lazio: benedetta primavera

    Lazio: benedetta primavera

    • M. A.
    Che tristezza per quel che è accaduto sabato. Dolore per chi è stato ferito, profondo dispiacere per il gigantesco spot in mondovisione contro il nostro povero paese. Il calcio è nel pallone, come l’Italia e non saranno le chiacchiere a farci risollevare. In tutto questo c’è Lazio-Verona, la prima di tre difficilissime finali in chiave europea. Vista la china che aveva preso la stagione, temevo che a questo punto non avremmo più avuto alcun obiettivo, invece, la squadra, spesso decimata da assenze pesanti, pur continuando in un andamento altalenante, è ancora lì a combattere. È la conseguenza di un campionato a cinque strati. La Juve e la Roma, che hanno fatto corsa a se, poi Inter, Napoli e Fiorentina, in lizza per lo scalino più basso del podio, quindi Toro, Verona, Parma, Lazio e Milan a battersi per l’ultima piazza in Europa League, una serie di team che hanno galleggiato serenamente e le tre squadre ancora in lotta per evitare la serie B. Non abbiamo mai superato la terra di mezzo e se non fosse arrivato Edy Reja, con la sua esperienza, ora saremmo davvero nei guai. Speriamo - scrive Clemente Mimun su Il Messaggero - che si faccia tesoro degli errori di quest’anno, che ci si renda conto che un gruppo non va spremuto per anni pensando che, senza innesti importanti, possa farsi strada in un torneo sempre più selettivo. Abbiamo una buona base per ricostruire, ma servono interventi importanti sul mercato. So che Tare sta lavorando alacremente, speriamo possa raggiungere gli obiettivi concordati col mister. Intanto – mi ripeto – si guardi anche all’ottimo serbatoio della primavera. È esploso Keita, ma tra i ragazzi di Bollini-Inzaghi, ce ne sono diversi pronti al grande balzo. Non mandiamoli in giro, facciamoli crescere nella prima squadra. Da questo punto di vista la conferma, a peso d’oro, di Klose non mi convince. Credo, piuttosto che ad un disegno con prospettive future. E penso che noi tifosi sapremmo essere pazienti. Intanto cerchiamo di stare vicino alla squadra, a cominciare dal match di lunedì. L’orario – le 19 – sembra scelto apposta per far passare la voglia di andare all’Olimpico, ma facciamo uno sforzo e scegliamo lo stadio per sostenere la Lazio. Mai come ora serve il nostro calore. Nonostante tutto.

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