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  • Lazio: Candreva segna e sbotta verso la tribuna

    Lazio: Candreva segna e sbotta verso la tribuna

    • M. A.
    La rabbia, il gol, l’esplosione, la svolta. Tutto in un minuto, l’ultimo a disposizione, quello decisivo per arrivare al traguardo. E’ tornato Antonio Candreva, ha risollevato la Lazio, l’ha portata alla vittoria, l’ha riavvicinata all’Europa League. Una rete contrastante, un mix di emozioni e polemiche, una liberazione unica, poi la provocazione: il centrocampista romano, dopo aver battuto Mirante in extremis, si è tolto maglia, ha urlato la sua gioia per tre punti fondamentali e, mentre rientrava a centrocampo, si è portato il dito alla bocca ammutolendo la Tribuna. Un messaggio rivolto ai giornalisti? Oppure verso qualche tifoso critico? Senza trascurare l’ipotesi società e le ultime voci uscite in settimana.
    Motivazioni da non scartare a priori, ma le ragioni dello sfogo potrebbero racchiudersi tutte in una sola causa: Candreva non ha mai chiesto la cessione, non vuole abbandonare la nave in un momento così delicato. Nella sua carriera ha reagito a situazioni ben più pesanti, anche quando un’intera curva lo ha fischiato e contestato per un presunto passato (da tifoso) giallorosso. Non sarà di certo una protesta a spaventarlo, è un professionista e reagirà di conseguenza. Lotito intanto è pronto a strapparlo definitivamente all’Udinese, i contatti con Pozzo sono frequenti, nei giorni scorsi è stato raggiunto un accordo per la metà del cartellino. La Lazio, come spiega Il Tempo, pagherà 7 milioni di euro in tre rate per riscattare il calciatore. A quel punto la società chiamerà Candreva per un rinnovo a cifre da top player. Nessun dubbio, si ripartirà dal fantasista di Tor de Cenci. Reja se lo tiene stretto ma ammette la polemica: 'L’esultanza di Antonio? Ci sono troppe notizie sul suo nome, sulla sua comproprietà. Il ragazzo vuole rimanere, in quel momento se l’è presa con chi in questo periodo ha più volte detto il contrario'.

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