Doveva essere il pupillo della campagna acquisti estiva, il nuovo giovane fenomeno della Lazio. Il direttore sportivo Igli Tare l'aveva accolto con orgoglio a febbraio: «Morrison ha qualità fuori dalla norma, l'ho seguito a lungo e l'ho contattato per capire se avesse risolto i problemi personali. Quanto accaduto con Zarate ci è servito, per questo ho parlato chiaro con Ravel, ho preso ogni precauzione. Mi fido di lui, può diventare un giocatore importante per la Lazio». Eppure, dopo neanche due mesi a Formello, dov’è arrivato in anticipo per conoscere i compagni e imparare la lingua, il talentuoso Morrison ha fatto le valigie ed è tornato in patria mentre la Lazio inseguiva il sogno Champions. Le ragioni della fuga sono controverse. Di sicuro l'ambientamento del giovane inglese nella nuova realtà si è rivelato tutt'altro che semplice. Qualche atteggiamento poco gradito e un feeling difficile da trovare con i compagni hanno spinto Morrison sull'aereo per l'Inghilterra. Dal canto suo, la società ha preferito non turbare l'equilibrio dello spogliatoio alla vigilia di una volata importante, con una finale di Coppa Italia da giocare e soprattutto un doppio, decisivo scontro diretto contro Roma e Napoli per l'agognato ritorno in Champions. L'assenza di Ravel - riporta Il Tempo - è passata inosservata per alcuni giorni, ma a fine stagione il caso è scoppiato anche oltremanica. «Morrison vuole tornare a casa e sta trattando col Qpr», hanno strillato i media britannici la scorsa settimana. «Nessun problema con la Lazio - ha spiegato l'agente del calciatore - sono solo rumors di mercato, ma al momento non posso dire di più». E però nelle ultime ore le voci sui malumori del giovane Morrison, già reduce da un'avventura sfortunata al West Ham conclusa a febbraio con la rescissione del contratto, sono tornate insistenti. Ravel non si è ambientato a Formello, vuole tornare in patria e sta cercando una squadra.
