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  • Lazio-Celtic, le pagelle di CM: si salva solo Immobile. Milinkovic e Jony disastrosi

    Lazio-Celtic, le pagelle di CM: si salva solo Immobile. Milinkovic e Jony disastrosi

    • Luca Capriotti, inviato all'Olimpico
    Lazio-Celtic 1-2

    Strakosha 5,5: Spettatore fino al gol di Forrest, su cui non può nulla. Per il resto duetta con i compagni, spesso pressato da vicino. In palleggio se la cava abbastanza, per il resto poco da fare. Dovrebbe chiedere a Forster come si fanno parate decisive. 

    Luiz Felipe 5,5: Molto attento, non si fa mai saltare e se va a vuoto - gli capita - rimedia quasi subito. Bella chiusura nella ripresa, qualche imprecisione di troppo.

    Vavro 5,5: Come per Jony grande chance di riscattarsi dopo un inizio di stagione non all'altezza. Deve lottare con Edouard, mette in mostra un certo pragmatismo: quando deve buttarla molto alta e molto forte è a suo agio. Non si può dire che demeriti: ma è questo il terzo difensore per valore della storia della Lazio? Esce esausto, sentendo dolore.
    (Dal 36' st Berisha 4,5: Ci si chiede come mai non abbia una chance quasi mai: ecco perché. Regala al Celtic il gol-vittoria.)

    Acerbi 5: Riproposto al centro-sinistra, è un ruolo in cui si trova bene - ne esiste uno dietro in cui non giocherebbe? Si fa sorprendere sul gol del Celtic, legge maglie la traiettoria, un errore che commette una volta a stagione. Anzi due: nella ripresa per poco non fa ripartire il Celtic. Una partita rara per lui: non gli capita spesso di farne una brutta. Questa lo era.

    Lazzari 6,5: Dopo l'assist di San Siro Inzaghi lo ripropone titolare, e la ricompensa è subito un altro assist per Immobile. Sgusciante, fa un ottimo primo tempo e si perde un po' nella noia della ripresa. Non lo cercano mai, comunque.

    Parolo 5: Prova ad impostarla sul ritmo, corre molto ma dalla sua parte Jony non lo aiuta granché. E pure lui ci mette del suo, aiuta poco in avanti e fatica a tenere i ritmi degli scozzesi. Opaco, forse doveva uscire. 

    Leiva 5,5: Prova a mettere ordine, martella quando deve, si fa un po' imbambolare sul gol - l'azione parte da un suo errore. Sembra andare troppo lento, commette un paio di errori veramente non da lui.
    (Dal 13' st Luis Alberto 5,5: Entra per dare la scossa ai suoi, ci prova e prende un palo su calcio d'angolo).

    Milinkovic 5: Sulle sue spalle senza Luis Alberto c'è tutta la caratura tecnica della squadra. Non sembra però preoccuparsene: sbaglia un paio di controlli non da lui in occasioni-chiave, fa prendere gol alla Lazio. Trova sulla sua strada un paio di volte Forster, ma non basta. Diciamolo: questo Milinkovic non può bastare.

    Jony 4,5: Suo il primo squillo del match da fuori area, è un'occasione d'oro per il mancino delicato spagnolo. Purtroppo sembra vittima di un romanzo di Kafka: si è svegliato quinto di centrocampo e non l'ha mai fatto. E si vede.
    (Dal 13' st Lulic 5,5:Deve mettere un po' di esperienza in una gara complicata, ci mette una pezza e inanella cross e chilometri).

    Caicedo 4,5: Sgomita, lotta, si prende un giallo, non è una partita semplice per lui, spesso isolato tra due giganti. Perde troppi duelli, non ne tiene una, e non è da lui.

    Immobile 6,5:  Segna sempre lui, solo lui: inizia e chiude l'azione del suo primo gol da manuale. Inzaghi non può rinunciarci: sotto porta nessuno è come lui. L'unico che ci prova fino alla fine.


    All. Inzaghi 5: Lascia di nuovo in panca Luis Alberto, ma non rinuncia ad Immobile e fa bene. La sua Lazio passa in vantaggio, spegne la partita (con qualche fiammata) e poi prende gol. Un difetto che sembra congenito, e che rischia di costare carissimo. Una pietra tombale, o quasi, sul cammino europeo.

    Celtic

    Forster 6,5: Uscita così così nel primo tempo, poi si rifà con un bell'intervento su Milinkovic (per poi toppare un'altra uscita alta conseguente). Come sempre nel finale si esalta, ma oramai è una costante. 

    Elhamed 6: Dalla sua parte Jony va molto a fasi alterne, lui preme quando può ma deve guardarsi pure dalla incursioni di Immobile. Tiene molto bene il campo. 
    (dal 38' st Bitton s.v.)

    Jullien 6: Sul gol di Immobile ha grosse responsabilità, non riesce a seguire i suoi movimenti che partono da dietro. Spesso molto concreto, rischia molto con un tocco di mano sospetto. Per il resto troneggia su tutti i palloni alti. 

    Ajer 6,5: Pronti-via, il pacchetto centrale si fa sorprendere. Chiude bene su Immobile nel primo tempo - dopo esserselo fatto sfuggire sul primo gol - poi ordinaria amministrazione, rischia poco.

    Hayes 6: Molto scomodo Lazzari come cliente, si fa mettere spesso in difficoltà dalla sua rapidità. Alla lunga gli prende le misure, quando la Lazio esce di scena. 

    Brown 6,5: Davanti alla difesa si trova spesso schiacciato sui centrali quando la Lazio attacca, per provare a supportarli. Si becca un giallo che sa di arancione, è l'anima operaia del Celtic, e probabilmente anche il fegato e i polmoni.

    McGregor 6,5: La sua opera di corsa e distruzione di gioco è minuziosa, dalla sua parte Milinkovic è opaco. Una buona prova, come all'andata. 

    Forrest 7: Prova a mettere dentro un po' di qualità, sicuramente mette dentro il gol del pareggio. Uno dei più positivi in mediana, il suo gol potrebbe valere il passaggio del turno.
    (dal 44' st Bauer s.v.)

    Christie 5,5: All'andata si è illuminato all'improvviso, al ritorno prende tanti calcioni, quando parte palla al piede è pericoloso, ma a volte sembra inabissarsi e perdersi un po'.
    (Dal 31' st Ntcham 6,5: Entra, ha un solo pallone, accompagna dolcemente con un tocco delicato sotto il Celtic praticamente al turno successivo). 

    Elyounoussi 6,5: Si fa vedere poco, un po' impalpabile, spesso lascia Edouard da solo, in mezzo a troppi avversari. Si riscatta con un assist pesantissimo. Nella ripresa molto meglio, prende vivacità.

    Edouard 6,5: Ci prova sempre, tiene vivi quanti più palloni può, è costante, lotta. Una partita di fatica e qualità, aiuta tantissimo i compagni. Una bella prova. 


    All. Lennon 7: Stesso copione dell'andata, i suoi ragazzi, spinti dal pubblico delle grandi occasioni, fanno di tutto per buttarla sull'agonismo e sulla corsa, con la giusta testa. Sfruttano di nuovo alla grande l'unica occasione del primo tempo. Se il Celtic, con qualità bassina, è praticamente passato come primo nel girone lo deve al suo allenatore, pragmatico e sempre lucido. 
     

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