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  • La Lazio a Bari:| Tre tabù da sfatare

    La Lazio a Bari:| Tre tabù da sfatare

    • M.A.

    Bari-Lazio di domenica non è per i biancocelesti solo un delicato match contro l'organizzata truppa di Ventura, ma rappresenta una sfida contro tre tabù da sfatare. In primo luogo l'ostico campo di Bari, spesso teatro di episodi sfortunati per la Lazio. Nell'anno del secondo scudetto Bari-Lazio finì 0-0 alla seconda di campionato. La stagione successiva, sul neutro del San Nicola la Lazio subì il pareggio beffa al 90' dell'interista Dalmat il 27 maggio 2001 alla terzultima giornata di campionato, compromettendo la corsa scudetto, alla fine vinto dalla Roma. L'anno scorso, la Lazio perse 2-0 a Bari a fine ottobre, una sconfitta che aprì una crisi profonda.

    Il secondo tabù riguarda le soste. Dopo la pausa per gli impegni delle Nazionali, la Lazio storicamente sbaglia quasi sempre partita. Un episodio clamoroso fu quello di Venezia, l'anno del secondo scudetto: dopo la sosta natalizia la corazzata di Eriksson perse 2-0 sul campo ghiacciato di Venezia il 5 gennaio del 2000. Due anni fa la squadra di Delio Rossi, prima in classifica dopo 6 giornate, fu battuta in trasferta 3-1 il 19 ottobre 2008 dal malconcio Bologna di Arrigoni.

    Il terzo tabù riguarda l'arbitro Rocchi. Con il fischietto di Firenze la Lazio vanta precedenti negativi in assoluto. Il 21 febbraio 2010, inoltre, Rocchi ha diretto la sua ultima partita della Lazio, Palermo-Lazio 3-1: il secondo gol dei rosanero su rigore concesso per fallo di Muslera su Miccoli fu oggetto di critica da parte di Lotito che venne deferito e poi multato per le dichiarazioni post-gara.

    (Il Tempo)

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