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  • Lazio, Dortmund come l'Atalanta? La reazione che può cambiare una stagione

    Lazio, Dortmund come l'Atalanta? La reazione che può cambiare una stagione

    • Valerio Marcangeli
    La Lazio e i suoi tifosi hanno ancora negli occhi la grande vittoria di martedì sera contro il Borussia Dortmund. Un vero e proprio trionfo se si considera come la squadra di Inzaghi arrivasse al match. Un gioco ormai diventato prevedibile, meno temibile in fase offensiva e più vulnerabile in difesa. Insomma, una replica della squadra che si era vista in campo nel post lockdown, e niente di più allarmante in ottica di una stagione che almeno fino a dicembre vedrà il gruppo di Inzaghi impegnato su tre fronti.

    TROPPO BRUTTA PER ESSERE VERA – La preparazione alla sfida contro il Dortmund non è stata per niente semplice. La sconfitta pesante contro la Sampdoria, squadra modesta in confronto alla qualità a disposizione della Lazio, poteva essere un ostacolo anche per l’esordio in Champions League. 3-0, questo il risultato a Marassi, con il terribile dato dei tiri in porta fermo a quota “0”. Zero come il gioco e il mordente espressi. Una squadra troppo brutta per essere vera, e il primo ad ammettere le colpe sue e dei propri giocatori nel post partita era stato lo stesso Inzaghi: “Non ci sono alibi per questa sconfitta. La Sampdoria ha fatto una grande partita e ha meritato di vincere, noi abbiamo sbagliato. Non accetto una prova del genere, sono il primo responsabile”.

    DORTMUND OGGI COME L’ATALANTA IERI? – Durante l’intervista post match però il tecnico piacentino aveva anche detto: “Con il Dortmund cercheremo di riscattarci”. E così è stato. Anzi, la Lazio non solo ha riscattato la sconfitta con la Samp, ma ha dimostrato che se è in salute può giocarsela con tutti, anche in Europa. Ora la domanda che tutti si pongono è “Ce la farà la Lazio a tornare quella ammirata prima del lockdown?”. Sicuramente questa è la speranza dell'intero ambiente. Eppure qualche coincidenza curiosa alimenta la fiducia del popolo biancoceleste. Lo scorso anno, proprio in questo periodo, Simone Inzaghi come non mai era ad un passo dall’esonero. Siamo al 19 ottobre 2019, Lazio-Atalanta. All’intervallo comandano i bergamaschi 0-3 con i biancocelesti completamente annullati. Una prova che fa definitivamente perdere la pazienza al presidente Lotito. Tutti sanno come andò a finire.

    La Lazio rientrò trasformata recuperando 3 gol alla squadra di Gasperini grazie alla doppietta di Immobile su rigore e ad una gran rete di Correa. Una rimonta inaspettata che diede tutta un’altra linfa alla stagione del club capitolino: da lì seguirono ben 11 vittorie di fila in campionato. In quel periodo la Lazio arrivava con 11 punti in 7 giornate, e la sensazione di essere diventata troppo prevedibile, un po’ come ora. 4 punti in 4 giornate non erano previsti considerando gli incontri di questo inizio stagione. La sconfitta di Marassi aveva fatto crollare tutte le aspettative, ma ecco che la Lazio, di nuovo spalle al muro, ha saputo reagire un po’ come successe il 19 ottobre 2019. La reazione ha tardato di un solo giorno, esattamente il 20 ottobre 2020, ma siamo lì. Sarà solamente un caso? Stando a sentire Immobile no: “ci serviva questa vittoria dopo la brutta prestazione di sabato per avere una svolta mentale per dire la nostra in Europa e in campionato”. E se lo dice la Scarpa d’Oro in carica, allora bisogna crederci.

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