Lazio, Durmisi: 'Sono infortunato da due anni, usate troppe siringhe per guarire...'
ERRORI - "Ricordo che dopo la mia prima partita con il Betis (20 settembre 2016, ndr.) sono caduto davanti casa, e fortunatamente mio padre era lì. Mi è stato detto che avevo fatto troppe siringhe e preso troppi antidolorifici. Successivamente sono stato fuori per quasi un mese, ma sono tornato prima del previsto per poter giocare in nazionale. Ho sbagliato, di questo ne sono consapevole. Ma quando sei così giovane e senti che hai tutto il mondo in mano e puoi conquistare tutto, allora queste cose accadono. Quando riguardo le foto delle mie partite negli ultimi due anni, c'è sempre del nastro adesivo sulla mia schiena. Avrei dovuto fare qualcosa a riguardo già quando si è verificato il danno. Poi sono passato al Betis e volevo mettermi alla prova in un nuovo campionato. Il mio primo anno è stato grandioso: a 22 anni ero uno dei migliori difensori della Liga, sono stato persino elogiato da una leggenda come Vicente del Bosque. Nel secondo anno invece ho giocato con tanto dolore. La mia non vuole essere una scusa, ma è un dato di fatto: ero inibito del 20-30 per cento, non avevo la giusta esplosività nella gamba destra".
2019 DELLA SVOLTA - “Sono appena stato a Siviglia da uno specialista per mettere a posto le cose una volta per tutte, ed è per questo che non ho preso parte alle ultime partite con la Lazio. Speriamo di trovare finalmente una soluzione per l'infortunio alla schiena che mi porto dietro da due anni. Non prendo più antidolorifici e sento che va meglio, ma ora dobbiamo vedere come procederà il tutto. Ci vorrà ancora una settimana per poter riprendere a correre. Se tutto andrà per il meglio, non ho paura a dire che il 2019 sarà il mio anno".