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  • Lazio-Inter:| Il fantasma di Zarate

    Lazio-Inter:| Il fantasma di Zarate

    • M.A.

    Zarate e l'Olimpico, una storia ancora non finita. Maurito è il meno ex degli ex, il suo spirito è sempre presente in una città divisa tra chi ne auspica il ritorno e chi spera in un addio definitivo previo lauto saldo da parte dell'Inter. L'argentino o si ama o si odia, alla Lazio come all'Inter. Nell'andata di San Siro l'incontro non è avvenuto, ma domenica Zarate tornerà dove è stato un idolo, contro la Lazio che lo ha lanciato e i 50mila tifosi che lo hanno acclamato, e contro Reja che l'anno scorso lo ha mandato in esilio, prima in panchina e poi a Milano. Vendetta e riscatto, strappare la Champions al tecnico che lo ha bocciato per provare a regalarla al nuovo mentore, Andrea Stramaccioni.

    Tra qualche settimana Massimo Moratti deve decidere se versare alla Lazio i 15,5 milioni pattuiti lo scorso agosto per il riscatto: al momento non ci sono certezze, se non che quella cifra viene considerata comunque troppo alta. Claudio Lotito sborsò più di 20 milioni, l'Inter vuole uno sconto. 'Ora credono in me, resto qua', ha detto di recente il redivivo Zarate, 29 gettoni e tre gol stagionali con i nerazzurri. Dopo tanta fatica è diventato un titolare, uno di quelli su cui Stramaccioni punta per violare l'Olimpico. E ora è anche il fantasma della Lazio. Perdere la Champions per un gol di Zarate sarebbe uno smacco doppio.

    Zarate è diviso e in conflitto di interessi: vincere per rimanere in nerazzurro o togliere la Champions a quella che potrebbe tornare ad essere la sua squadra e senza Reja di mezzo? Il destino è nei suoi piedi ma, se la Lazio dovesse arrivare terza e confermare poi il tecnico, di sicuro sarebbe lontano da Roma. Anche perché la questione riscatto è ancora tutta da vedere. La Lazio accetterebbe contropartite. Lo ha fatto già sapere a Moratti e nelle ultime ore c'è stato qualche sondaggio. Si era parlato di Pazzini, in realtà Lotito e il direttore sportivo Tare hanno chiesto Destro, cartellino tra Siena e Genoa, ma con la prelazione dell'Inter in caso di movimenti estivi. Uno dei due attaccanti da regalare al nuovo tecnico, forse Gianfranco Zola, per evitare di ritrovarsi in mano la patata bollente Zarate, che, dopo l'esplosione iniziale, è stato solo scomodo.

    (Corriere della Sera - Edizione Roma)

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