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  • Lazio: il vecchio ed il nuovo

    Lazio: il vecchio ed il nuovo

    • M. A.

    Dalle parti di casa, gli stranieri sono più a loro agio anche a parole. Miro Klose, ieri sera titolare contro il Cile (ha giocato il primo tempo), non fa eccezione: 'Il Mondiale sarà il mio ultimo torneo con la Germania, ma non smetterò di giocare. Grazie a Dio ho tante opzioni interessanti, ho ancora voglia di restare ad alti livelli. Almeno per i prossimi due anni posso riuscirci'. Alla Lazio o altrove, si deciderà a breve: di sicuro, spiega Il Tempo, ogni giorno che passerà sarà un giorno in meno al 30 giugno (scadenza del contratto) e al Mondiale, che prenderà sempre più i pensieri di Miro, anche più della Lazio. Klose, inizialmente titubante, si era anche convinto a restare, ma la proposta di rinnovo di Lotito (inferiore rispetto all’ingaggio attuale di 2,5 milioni) non è quella da far mettere subito la firma. Magari Miro lo farà lo stesso, ma in Germania e in America di squadre pronte ad accoglierlo ce ne sono tante: non c’è solo la Lazio.

    Tutto il contrario di Brayan Perea, che dopo un inizio faticoso si è ritagliato il suo spazio. Cinque gol spalmati tra campionato, Europa League e Coppa Italia, il primo proprio all’Atalanta, prossimo avversario della Lazio: l’ultimo, a Sofia, che sembrava potesse essere il più importante, si è rivelato il più inutile. 'Peccato, è stata solo colpa nostra e i tifosi hanno ragione a essere arrabbiati, ma il loro aiuto è importante, e vorremmo che fossero sempre con noi fino alla fine della stagione — dice al canale radio ufficiale —. Reja? Dal suo arrivo ha portato fiducia: anche a me è piaciuto, quando vai in campo ti dice le cose giuste. Klose? Io e lui parliamo tanto, mi insegna tante cose'. Di sicuro sarà così fino a maggio, poi si vedrà.

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