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  • Bizzarri-Carrizo:| Lazio, la strana coppia

    Bizzarri-Carrizo:| Lazio, la strana coppia

    • M.A.

    'Vediamo se con qualche antidolorifico riusciamo a mandarlo in campo contro lo Sporting', parole di Edy Reja, sabato sera dopo la vittoria sofferta di Lecce. Parla di Benjamín Bizzarri, secondo portiere della Lazio fermo da un po' per una contusione alla mano. Contro lo Sporting, Bizzarri per forza, dunque. Ma fino a un certo punto. Perché l'ancora di salvezza è il redivivo Juan Pablo Carrizo, sulla carta quarto portiere della Lazio non iscritto nelle liste Uefa, né la A (dove ci sono appunto Marchetti, Bizzarri e Berardi, primo della Primavera fermo per l'operazione al gomito), né quella B (dove c'è Tiziano Scarfagna, il secondo della Primavera, classe 1994,18 anni il 26 gennaio prossimo).

    Il numero uno Marchetti si è bloccato sabato sera per una lesione al bicipite femorale destro, che probabilmente stamani (8.30) verrà certificata dalle visite mediche cui verrà sottoposto (insieme con gli altri suoi compagni più o meno lungo degenti come Dias, Brocchi, Mauri, Matuzalem e Konko). Facendo due conti, si comprendono le ansie del tecnico della Lazio, che vuole affidarsi agli antinfiammatori per mandare in campo almeno il secondo di Marchetti. Il regolamento dell'Uefa non lascia spazio a spiacevoli sorprese: la Lazio deve dimostrare che due suoi portieri sono out per un mese. L'organo internazionale è stato allertato, aspetta la documentazione per dare l'ok alla sostituzione di uno dei due infortunati. A febbraio poi si compilerà una lista ex novo e tutto tornerà alla normalità.

    Reja spenderà questi due giorni per rispolverare Bizzarri, che ha giocato la prima di campionato a Milano dopo due anni in naftalina alle spalle di Muslera. Operazione complicata ma possibile. Rischiosa, anche. Del resto serve uno sforzo unico per una partita soltanto. Una partita da dentro o fuori, visto che la Lazio deve vincere sperando in unpasso falso del Vaslui per passare il turno e dare l'arrivederci a febbraio all'Europa League. Altrimenti c'è sempre l'opzione Carrizo. Strana storia la sua. Preso in largo anticipo dalla Lazio (2007), pensando di avere tra le mani l'erede di Fillol. Invece Juan Pablo ha cominciato male l'avventura alla Lazio ancora prima l'avventura stessa avesse inzio. Non poteva essere tesserato come extracomunitario e i suoi antenati di Pinerolo non erano veri antenati. Quindi l'arrivo di Carrizo slitta di un anno. Va finalmente in campo e non convince e tutti pensano a una bufala.

    La Lazio smette di credere in lui (contratto fino al 2013), punta su Muslera, e spedisce l'argentino prima in prestito al Real Saragozza e poi al River Plate, con cui retrocede. L'estate scorsa il duo Lotito-Tare, una volta affidata la porta della Lazio a Marchetti, provato a rimandarlo in prestito, ma l'ingaggio (7-8 cento mila euro) e le vecchie esperienze non avvantaggiano alcun tipo di operazione. E resta a Roma. Come quarto portiere, appunto, dietro Marchetti, Bizzarri, addirittura Berardi. Cinque panchine finora in campionato e una presenza a Lecce. Non giocava con la maglia biancoceleste dal 31 maggio 2009, ultima di campionato, Juventus-Lazio 2-0. Aveva perso il posto per Muslera il 25 gennaio 2009 dopo Lazio-Cagliari 1-4. Bizzarri, Carrizo, una strana coppia. I due sempre lasciati in naftalina ora diventano indispensabili per questo fine anno. Anche perché - Sporting a parte - la Lazio deve chiudere l'anno con due sfide importanti, con Udinese e Chievo all'Olimpico e Marchetti, strepitoso fin ora, non ci sarà.

    (Il Messaggero)

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