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  • Reja ritrova il Napoli:| E i fantasmi del passato...

    Reja ritrova il Napoli:| E i fantasmi del passato...

    • M.A.

    Due sconfitte consecutive e tutti sul banco degli imputati, Reja in testa. In queste ore a Formello sono tornati i fantasmi del passato. Recente ma anche lontano. L'ultimo disastroso anno ha lasciato il segno, ma a fare paura è anche il passato del tecnico, proprio in quel di Napoli. Soprattutto nell'ultimo anno sotto al Vesuvio, nella stagione 2008-2009, Reja si rese protagonista di un campionato molto simile a quello che sta vivendo la squadra biancoceleste

    Partenza a razzo per il Napoli che, al termine del girone di andata, si era trovato clamorosamente al quarto posto e dunque in piena corsa per un posto in Champions. I buoni propositi e le lusinghe, però, lasciarono ben presto spazio alle feroci critiche di tutto l'ambiente: calo fisico e capricci di alcuni giocatori portano il Napoli a mancare la vittoria per tre mesi e mezzo. Alla 27° giornata al San Paolo arrivò, guarda caso, la Lazio di Delio Rossi che grazie ad una doppietta di Rocchi portò a casa tre preziosissimi punti. Fu la condanna per Reja che venne esonerato e rimpiazzato da Donadoni che chiuse la stagione con un misero dodicesimo posto.

    Domenica all'Olimpico (ore 12.30) il tecnico della Lazio ritrova il suo passato, quel Napoli (oggi in grande forma) che gli ha regalato tante gioie e quell'inaspettato finale con cacciata. Un vero e proprio scontro diretto per la Champions nel momento più delicato della stagione, con un caso Zarate tornato prepotentemente d'attualità. Le scintille tra i due sembravano ormai un vecchio ricordo ma l'esclusione iniziale nel derby e la sostituzione di Cesena hanno riportato alla luce vecchi rancori. L'argentino, che sperava di aver finalmente trovato la sua dimensione tattica, ora si sente nuovamente in discussione.

    Questa volta, dopo le discutibili scelte tattiche di Cesena, Reja andrà sul sicuro, anche perché è stato proprio il turnover del Manuzzi a scatenare un vespaio di polemiche. Domenica, dunque, si torna all'antico: dentro Brocchi e Mauri, senza cui la Lazio ha perso due gare in campionato su tre sconfitte, ma anche Lichsteiner e soprattutto Hernanes. Il brasiliano, anche se in netto calo fisico, resta una pedina fondamentale nello scacchiere biancoceleste, in grado quando meno te lo aspetti di mettere un giocatore solo davanti al portiere. In campo, al fianco di Floccari, ci sarà nuovamente Zarate, che ieri ha avuto un faccia a faccia chiarificatorio di 10' con Reja, che per il momento si può consolare con l'amore dei tifosi: per loro, infatti, lui resta un idolo.
     
    (Leggo - Edizione Roma)

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