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  • Lazio-Juventus, pari e polemiche: ride solo la Roma di Ranieri. Dalla Juve uscirà prima Vlahovic o Giuntoli?

    Lazio-Juventus, pari e polemiche: ride solo la Roma di Ranieri. Dalla Juve uscirà prima Vlahovic o Giuntoli?

    • Sandro Sabatini
      Sandro Sabatini
    Sullo stesso campo dove mercoledì si disputerà la finale di Coppa Italia che vale la prossima Europa League, si è giocato lo spareggio per il 4° posto che premia con la Champions League. Sfida infuocata, bruttina ma palpitante per quasi cento minuti. Si è conclusa con un pareggio pieno zeppo di polemiche e litigi. L’1-1 in teoria lascia tutto com’è, però consente alla Roma di giocarsi il proprio destino lunedì a Bergamo contro l’Atalanta. E non è poco, almeno sulla carta, per il miracoloso percorso della squadra di Claudio Ranieri, l’unico che - almeno per 48 ore - avrà la possibilità di sorridere sereno e beffardo, anche vedendo la zuffa che si è scatenata a fine partita tra laziali e juventini, tutti esasperati dall’importanza del risultato e innervositi dall’incidenza (sempre giusta, però…) del Var sui momenti più importanti.

    Come importanza giornalistica della sfida, da segnalare che nel prepartita Giuntoli aveva annunciato - tempestivamente? - le pratiche di divorzio da Vlahovic. Non sarà un percorso sbrigativo: il serbo ha ancora un anno di contratto e zero voglia di far sconti sullo stipendio rimanente (12 milioni netti) che non lo rende invendibile ma certo difficile da piazzare. E poi sarà interessante verificare se dalla Juventus uscirà prima Vlahovic o lo stesso Giuntoli. Ne vedremo delle brutte…

    Di bello invece si è visto poco nel primo tempo, trascorso senza occasioni né emozioni. Quasi doveroso il cambio all’intervallo: Conceicao al posto dell’opaco Nico Gonzalez. Il piccolo portoghese ha stappato la partita e sono iniziate le bollicine. Prima il gol, ben costruito da McKennie e finalizzato da Kolo Muani, con la complicità del disattento Romagnoli e del pasticcione Mandas. Per qualche minuto la Juve ha gestito il vantaggio con disinvoltura, poi ha subito l’espulsione di Kalulu, sciocco protagonista di uno “pugnetto” sulla nuca di Castellanos, che si è rotolato finendo esageratamente kappaò. A metà strada tra follia del difensore juventino ed esagerazione dell’attaccante argentino, è intervenuto il Var a decidere: espulso Kalulu e Juve in 10, con Locatelli inventato braccetto nella difesa rimasta a 3.

    L’espulsione di Kalulu ha messo in discesa il campo per la Lazio. Ma oltre alla generosità si è visto poco, se non una super parata del bravo Di Gregorio su conclusione affilata da Dia. Palloni buttati in mezzo all’area e poco altro di notevole, se non qualche sostituzione un po’ così. Tipo quella doppia di Tudor che ha tolto il frizzante Conceicao e il giovane Adzic appena entrato (record: neanche dieci minuti in campo), per far entrare Gatti in difesa e Vlahovic in attacco. Invece Baroni ha tolto Rovella per mettere Vecino, con compiti da colonna al centro dell’area. Ed è proprio lì che è arrivato il gol all’ultimo respiro, con assist volante di Zaccagni sulla testa di Gatti appena entrato, appunto.

    Lazio-Juventus è finita 1-1 ma continuerà nelle polemiche su arbitro, Var e gestione dei cartellini. Almeno 48 ore di discussioni, con la Ranieri che sorriderà sornione e beffardo…

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    dario burro
    dario burro

    Immaginatevi se Motta avesse fatto quei cambi di ieri, Sabatini ci avrebbe fatto 10 articoli,Tudo...

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