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  • Lazio, Klose:| Un blackout inaspettato

    Lazio, Klose:| Un blackout inaspettato

    • M.A.

    Eravamo abituati ai black-out della Lazio, non a quelli di Klose. Contro il Catania il tedesco non c'era, una giornata storta. È la prima vera in biancoceleste, ma il periodo di appannamento è più lungo. A Catania un gol mangiato, uno sbagliato e uno, quello di Legrottaglie, che Miro non è riuscito ad evitare. Il che non smuove niente nella considerazione che Reja ha di lui. 'È un grandissimo, sotto il profilo tecnico e morale - ha detto ieri il tecnico -. Non sgarra mai di cinque minuti, apprezzo molto il modo in cui interpreta il suo essere professionista'. Una pausa ci può stare, dopotutto è soprattutto per merito del tedesco (e per il pari tra Udinese e Napoli) se la Lazio è ancora in prima fila per la Champions.

    Tre partite senza gol, Klose ha segnato solo una volta nelle ultime sette peraltro. Sotto porta non gira benissimo, non ai livelli di un paio di mesi fa. Da gennaio il tedesco ha realizzato cinque gol (contro Fiorentina, Atalanta, due contro il Chievo e uno all'Atletico Madrid), mentre nel 2011 laziale ne ha segnati ben 10. È un po' in calo, ma la giocata risolutiva - tipo rigore e rosso di Stekelemburg nel derby - l'ha fatta sempre arrivare quando è stato necessario. Contro il Catania è arrivata la prima vera stecca, e forse qualcosa c’entra il modulo ad una punta che Reja ha rispolverato proprio sette partite fa perché aveva solo un attaccante a disposizione.

    Reja a Catania sperava di ritrovare la Lazio rullo compressore del 2011, quando era capolista in campionato in quanto a vittorie esterne. Da gennaio, invece, la sconfitta lontano dall'Olimpico è diventata una costante (a eccezione del 3-0 a Verona col Chievo e il derby, una trasferta diciamo atipica). Domenica Klose è mancato, è vero. Ma la squadra da sola non ha fatto granché per colmarne il vuoto. Dalla Roma in poi la Lazio è sembrata appagata. 'Dopo la vittoria nel derby ci siamo tranquillizzati un po' troppo', ha ammesso ieri Reja. 

    (Corriere della Sera - Edizione Roma)

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