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  • Lazio, le pagelle di CM: Biglia freddo, Felipe Anderson inconcludente

    Lazio, le pagelle di CM: Biglia freddo, Felipe Anderson inconcludente

    • Luca Capriotti
    Lazio-Milan 1-1

    Strakosha 5,5: Blocca il tiro di Ocampos nel primo tempo, reattivo sulla punizione di Sosa. Sul primo vero tiro prende gol. 

    Basta 6: Una partita discreta, anche puntuale, nonostante dalle sue parti passi spesso anche Deulofeu, per provare ad impensierirlo. Diligente fino alla fine.

    De Vrij 6,5: Sempre attento, preciso, elegante: questo è un De Vrij ad alti livelli. Dalle sue parti l’attacco del Milan a tratti è evanescente, finché non arriva Suso a gettare nel panico tutta la difesa. 

    Hoedt 6: Primo affondo di Deulofeu, va subito in sofferenza, poi si riscatta con l’occasione più nitida del primo tempo, miracolato da Donnarumma. Fa buona guardia su Deulofeu, Ocampos, Lapadula, poi si accentra Suso e scardina il fortino orange. 

    Radu 6: Inchiodato in difesa per volere di Inzaghi, quella su Suso non è una marcatura, è un’ecografia. Se lo perde una volta, e cambia il risultato.

    (Dall’87’ Patric s.v.)

    Parolo 6: La sua è l’ennesima partita di corsa. Sembra una consegna eterna: deve correre, correre, correre. Inzaghi gli affida la tessitura di una mole di lavoro abissale, e lui, paziente, di scatto in scatto costruisce la manovra della Lazio.

    Biglia 6,5: Prova subito a scaldare i guantoni di Donnarumma con un tiro al veleno, poi lo fredda dagli 11 metri. Ha sprazzi di classe assoluta, una partita brillante, attenta. Il gol di Suso lo punisce più del dovuto.

    Milinkovic 5,5: Ha sempre una grande pulizia nel tocco, che gli consente di mettere ordine. Spesso determinante in fase difensiva, più che offensiva, nella ripresa dà battaglia, rilancia. Se avesse messo sotto il sette il tiro a giro che aveva creato sarebbe crollato lo Stadio Olimpico. Ha il grosso demerito di aver perso il pallone del pareggio del Milan, peccato capitale. 

    Felipe Anderson 6: Delizia per il pubblico, croce per il povero Vangioni: punta sempre l’uomo, corre, infiamma lo stadio e sfiora la rete clamorosamente nella ripresa. Fa gridare al gol più volte i tifosi della Lazio, è il protagonista assoluto, ma spesso inconcludente, dei contropiedi travolgenti della ripresa. L'inno alla partita della Lazio: bello, ma non balla quando deve.

    (Dall’87’ Lombardi s.v.)

    Immobile 6: Si imbuca su un cross dalla destra ma il suo colpo di testa finisce fuori. Moto perpetuo, si guadagnail calcio di rigore che Biglia trasforma. Ha il demerito di non riuscire ai a trafiggere Donnarumma nonostante alcune palle-gol importanti

    Keita 5,5: Architetta con Felipe Anderson una partita pimpante, sembra archiviata una settimana complicata. Alla lunga sbaglia qualche lettura nelle giocate, prova spesso la soluzione individuale, forse avrebbe potuto incidere di più. 

    (Dal 65’ Lulic 6: Uno stantuffo, prova sempre a fare male, si inserisce, causa l’ammonizione di Mati Fernandez e rende sempre difficile il compito di chi deve marcarlo)


    All. Inzaghi 5,5: La sua Lazio va forte, fortissima, ha il merito di provare a colpire il Milan in contropiede in tutti i modi dopo il gol. Ha il demerito di non riuscire a chiuderla, e di incappare sempre più spesso nella legge più dura del calcio: gol mangiato, gol subito 

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