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  • Lazio, le pagelle di CM: Immobile decisivo, Bastos, ma dove guardi?

    Lazio, le pagelle di CM: Immobile decisivo, Bastos, ma dove guardi?

    • Luca Capriotti

    Lazio-Atalanta 2-1

    Marchetti 6,5: Sul gol di Petagna può solo guardare attonito, nella ripresa nega la rete a Gomez piazzando la manata vincente. Per il resto poca Atalanta, si limita a motivare i compagni con i suoi proverbiali urlacci dalla porta.  

    Bastos 5,5: Inzaghi gli restituisce fiducia, il cliente è scomodo, “el Papu” Gomez è complicato da marcare. Si perde completamente Petagna sul gol del vantaggio dell'Atalanta, poi rimedia sull'ultima ripartenza della Dea. 

    De Vrij 6: Al centro deve fare i conti con Petagna, che ha una fisicità prorompente. Se lo perde una volta (più Bastos che lui), e subisce gol. Per il resto se la difesa della Lazio mantiene una buona tenuta lo deve a lui. 


    Radu 5,5: Il meno preciso in fase d’impostazione, non è brillante, sbaglia tantissimo contro un avversario che è ficcante e pronto ad approfittarne. Da rivedere, tutti questi errori non sono da lui. 

    Felipe Anderson 6,5: Ancora una volta a tutta fascia, regala anche qualche giocata pregevole (Spinazzola lo perde spesso e volentieri se puntato), ma è chiamato ad un lavoro pazzesco per mole. Si arrabbia molto quando viene richiamato in panchina, ma a volte è lezioso, troppo lezioso. 

    (Dall’81’ Wallace s.v.)

    Biglia 6: Si lamenta molto con Pairetto, dopo un inizio lucido. Molto nervoso, sbaglia qualcosa di troppo, la sua Lazio ha difficoltà in fase di costruzione, lui se la carica piano piano sulle spalle, chiudendo in crescendo. 

    Parolo 6,5: Chiamato ad un lavoro colossale di fatica e sudore, non si tira indietro: deve tamponare le incursioni dell’Atalanta, ripartire, proporsi. Una gara di quantità, magari a volte poco lucida, ma immensa per mole di lavoro richiesta ed effettuata.   

    Lulic 6,5: Telecomanda un pallone per Milinkovic al bacio, si becca un giallo per proteste. La sua gara sale di quantità, non troppo in termini qualitativi, forse anche per la grande dose di corsa e fatica che gli viene richiesta.

    Milinkovic 7: Come sempre centrifuga qualsiasi pallone alto, regala alla Lazio un pari prima del break vitale. Diventa sontuosa la sua gara, fino al lancio decisivo per Immobile che regala rigore e vantaggio alla Lazio. Sbaglia un gol pazzesco a pochi minuti dal termine, che poteva costare caro. 

    Luis Alberto 6: Approccio vivace, colpisce il palo all’inizio del primo tempo, riesce ad essere lucido e raffinato. Va spesso in verticale. Inzaghi lo toglie nella ripresa, per ritrovare una qualche solidità in più. Non esce contento (e ci mancherebbe), ma qualche buon segnale lo manda.

    (Dal 55’ Patric 6,5: Inzaghi, espulso, lo chiama a contrastare quasi a uomo Gomez, che troppe volte si sgancia e punta da solo Bastos. Sarà un caso, ma con il suo ingresso in campo la Lazio trova la quadratura necessaria e porta a casa la vittoria). 

    Immobile 7: Suo il primo squillo del match, è scatenato: al centro di tutte le azioni d’attacco biancocelesti. Nella ripresa la sua gara diventa più fumosa. Ma è bomber vero: Milinkovic lo lancia, si fa falciare da Berisha e trasforma il rigore conseguente. Decisivo, sotto gli occhi attenti di Ventura, ct azzurro. 

    (Dall’85’ Djordjevic s.v.)

    All. Inzaghi 6,5: La sua Lazio, piazzata col 3-4-2-1, mantiene una forte identità, poi va sotto per una grossa ingenuità difensiva: sembra spegnersi piano piano nella gabbia tattica di Gasperini, ma riesce ad uscirne con piglio. Ingaggia un duello verbale con l’arbitro Pairetto, che finisce come tutti i duelli verbali con i direttori di gara: Inzaghi viene buttato fuori. Trova la quadratura con l’ingresso di Patric, e continua a vincere. 


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