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  • Lazio, stadio sulla Tiberina:| Ecco come sarà

    Lazio, stadio sulla Tiberina:| Ecco come sarà

    • M.A.

    Si chiamerà Stadio delle Aquile, quando si farà. Claudio Lotito, patron della Lazio, ha già pronto il progetto. Lo porta con sé, lo mostra a chi si deve ancora convincere che il futuro delle società di calcio non è legato solamente ai diritti televisivi, ma a un autosostentamento economico finanziario dato soprattutto dalle attività collaterali alla semplice fruizione della partita di campionato o di coppa. L'impianto dei sogni biancocelesti è una futuristica struttura che può ospitare intorno a 50.000 spettatori. Deve essere un luogo a misura di tifoso. E, soprattutto, deve essere polifunzionale. Ciò vuol dire che gli aquilotti che si recheranno nell'impianto non troverano solo le sedie a bordo campo per incitare i propri beniamini, ma anche una serie di strutture funzionali al 'mondo-Lazio'.

    Ci sarà sicuramente un museo, come si vuole nelle migliori tradizioni dei grandi club che hanno creato uno spazio per raccontare la storia della società e mettere in mostra successi e trofei. Non mancheranno i punti di ristoro. Via l'idea dei 'paninari' sotto le scale di accesso, in favore di veri ristoranti di livelli e tipologie diverse per accontentare tutte le fasce di prezzo. Ci saranno poi negozi, come fosse un piccolo centro commerciale, per lasciare spazio anche allo shopping. Non è sicuro, ma un'idea potrebbe anche consistere nell'installazione di cinema. L'idea di Claudio Lotito è far vivere la lazialità come uno stile di vita a 360 gradi. Non solo attraverso la partita e i Lazio Style dove poter acquistare maglie e gadget, ma anche con attrazioni per piccoli e grandi affinché lo Stadio delle Aquile diventi un luogo dove poter andare non solo la domenica, ma tutti i giorni. La parte dell'impianto che si concentrà più sulla zona di gioco, invece, avrà probabilmente tetti fotovoltaici per rendere più green il progetto, mentre sugli spalti alcune aree saranno riservate a salotti vip da acquistare in esclusiva. A tutto ciò va aggiunto che la Lazio può far leva sulla Polisportiva che, con oltre 40 associati, razionalizzerebbe le attività. 

    Dove potrebbe costruire il suo stadio Claudio Lotito? È ancora un mistero. Si è impotizzato, nel passato più recente, un'area sulla Tiberina. Sta di fatto che il presidente, qualora la legge sugli stadi fosse realtà domattina, sarebbe pronto per partire. Da sempre dice: 'Senza legge sugli stadi bisogna seguire i tempi borbonici della burocrazia. La Juve ha impiegato 11 anni per il rifacimento di uno stadio che già esisteva. Oggi la legge è ferma al Senato. I parlamentari vi hanno inserito quattro righe che contrastano con la celerità. Capisco che bisogna salvaguardare tutti i vincoli ma loro inseriscono in quelle righe che l'efficacia della Conferenza dei Servizi è subordinata all'assenso di chi ha messo il vincolo: cioè se chi ha messo il vincolo dice no, addio stadio. Valmontone - disse quando uscì fuori l'ipotesi - è stata una provocazione perché all'epoca quando la lanciai, 8 anni fa, l'amministrazione ritenne gli stadi non servissero, perché c'era l'Olimpico e il Flaminio. Dopo 8 anni hanno capito che c'è la necessità dello stadio. Voglio una struttura vivibile 7 giorni su 7'.

    (Il Tempo)

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