La promozione l'ha avuta direttamente da Petkovic e ora Mauro Zarate può tornare a parlare di futuro con la Lazio. Era sul ciglio: da una parte la cessione, dall'altra la conferma. In ritiro Maurito si è presentato tirato e in forma, ci ha dato dentro e ha fatto breccia nel nuovo allenatore, conquistando il diritto a partecipare al nuovo progetto tecnico. È paradossale che, dopo un mare di trattative collassate sul filo di lana, l'acquisto più importante la Lazio lo abbia perfezionato in casa, reinserendo un giocatore che era già la bandiera dei tifosi. Per questo il presidente Lotito ha in agenda per stasera il blitz ad Auronzo: c'è da discutere della questione contratto.

Zarate ha ancora due anni di accordo con la Lazio, ma le cifre si sono ingrossate (da 2 a 2,7 milioni) a causa dell'anno di passaggio all'Inter e ora Lotito vuole spalmare fino al 2016. Due i motivi: in prima battuta per alleggerire i costi e evitare pericolosi squilibri di stipendio in rosa, in seconda per rendere il giocatore più appetibile sul mercato, abbassandogli l'ingaggio. Un'uscita d'emergenza, qualora Zarate tornasse, contro le premesse, il fantasma che fluttuava tra panchina e tribuna quando c'era Reja. C'è la disponibilità a riconsiderare l'accordo economico da parte di Maurito e del suo clan, ma l'idea di spalmare prolungando il legame di due anni tout-court non entusiasma. Anzi, l'argentino, mai così tranquillo e aperto nei confronti dei tifosi laziali, vorrebbe di più: ripartire da zero con un contratto tutto nuovo: 2 milioni a salire per altri 4 o 5 anni. Una nuova vita.

(Corriere della Sera - Edizione Roma)