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    Lazio, Lotito: "Col Bodo ci giochiamo la stagione. Violenze al derby? bisogna dividere i tifosi dai delinquenti"

    Lazio, Lotito: "Col Bodo ci giochiamo la stagione. Violenze al derby? bisogna dividere i tifosi dai delinquenti"

    • Tommaso Fefè
      Tommaso Fefè
    La gara più importante della stagione. Così ha definito la partita contro il Bodo/Glimt il presidente della Lazio, Claudio Lotito. A margine della conferenza di presentazione della maglia speciale, col logo della Croce Rossa, che la squadra indosserà durante il match, il patron biancoceleste ha risposto così ad alcune domande dei cronisti:

    EPILOGO – “Viviamo un’attesa importante, per una partita in cui ci giochiamo gran parte della stagione. L’avete visto quello che può succedere: trovi un campo particolare e non riesci a esprimerti al meglio, come all’andata. Giovedì speriamo di riuscire a fare il meglio, in un appuntamento importantissimo che rappresenta un epilogo degli sforzi fatti fino a oggi. Al derby abbiamo dimostrato di dominare, loro hanno fatto un solo tiro in porta, ma i fattori imponderabili non hanno premiato il merito”.

    VIOLENZA – Lotito è poi tornato sulle violenze prima del derby: “Io sono stato il primo a combattere certi fenomeni violenti. Bisogna creare una dicotomia tra tifosi e delinquenti. Vengono etichettati come tifosi persone che non hanno nulla a che fare con il tifo. La maggior parte delle persone sono per bene, seguono con passione la squadra, organizzano coreografie incredibili e quella di domenica, per la quale ci siamo complimentati come società, l’avete vista tutti. Sono loro che incarnano la passione autentica del nostro club. Altri atteggiamenti invece non hanno niente a che vedere con i nostri valori. Si dice di vietare i derby di notte, ma gli scontri sono avvenuti alle 5 di pomeriggio! Il problema è che bisogna fare uno screenening e dividere chi delinque, e emetterlo in galera, da chi si comporta in maniera corretta. Per me alcuni di quelli che hanno fatto gli scontri non sono neanche tifosi. La Lazio da sempre mette in campo azioni di prevenzione e di educazione alla cultura della legalità, di un tifo sano, di aiuto alle persone. Crediamo in questi valori. Se poi qualcuno, delinquente abituale, si maschera da tifosi per fare certe cose, allora lì bisogna intervenire con la repressione severa.

    FLAMINIO - “Quando avremo uno stadio di proprietà le cose cambieranno radicalmente. Il Flaminio, al contrario di chi pensa che avrebbe delle criticità dal punto di vista urbanistico per la tutela della sicurezza, con tutta una serie di accorgimenti, telecamere e quant’altro, sarebbe invece una soluzione ottimale da questo punto di vista. E comunque, se riusciremo a realizzarlo, ci sarà intanto una selezione: la maggior parte delle persone saranno sicuramente abbonati, quindi registrati. Bisogna inoltre tutelare a tutti i costi le forze dell’ordine: quelle persone non possono rischiare la vita per portare a casa uno stipendio”.

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    Cecio
    Cecio

    Abbiamo giocato un buon derby. Sono fiducioso

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