Calciomercato.com

  • Lazio, Lotito: 'Quando Maradona mi chiese di allenarsi a Formello fu un onore'

    Lazio, Lotito: 'Quando Maradona mi chiese di allenarsi a Formello fu un onore'

    Claudio Lotito è intervenuto oggi pomeriggio durante l'evento di presentazione della Partita della Pace, che si terrà a novembre all'Olimpico. Il patron della Lazio ha parlato così in conferenza stampa:

    CALCIO MORALIZZATORE - "Ho accolto con favore quest'iniziativa. Quando entrai nel mondo del calcio, dissi che il calcio doveva insegnare e moralizzare. Oggi attraversiamo un momento di grande difficoltà a livello internazionale. L'appello del Papa allora deve essere recepito da tutte le persone che vivono all'insegna dei valori dello sport, perché le guerre nascono quasi sempre per prevaricare e non per tutelare. Questa guerra è nata all'insegna di un interesse geopolitico e non ha nulla a che vedere con l'interesse dei diritti umani. Ben vengano queste iniziative, che mobilitano e sensibilizzano l'opinione pubblica. Questo messaggio colpirà al cuore tutti coloro che sono amanti dello sport e a favore di una convivenza civile, del rispetto dei valori umani e della pace"

    AVVERSARI, NON NEMICI - "Ho deciso di aderire in prima persona, perché ritengo che quest'iniziativa incarni i valori che cerco di trasmettere al mio club e che provo a tramandare anche all'interno delle istituzioni sportive. Al di là del risultato, non siamo nemici, siamo avversari e dobbiamo essere uniti dall'aspetto valoriale che il calcio rappresenta. Deve unire, non dividere e deve superare le prevaricazioni. La pace è un valore che va al di sopra di ogni riscontro.

    QUELLA VOLTA CON MARADONA - L'iniziativa di beneficenza voluta da Papa Francesco, sarà anche l'occasione per onorare la memoria di Diego Armando Maradona. Il presidente biancoceleste a riguardo ha raccontato un aneddoto che lo ha legato al campione argentino: "Maradona mi chiese di allenarsi a Formello e io gli dissi subito di sì, con grande slancio. Ricordo che rimase colpito dell'affetto e dell'accoglienza che ebbe nel centro tecnico. Lui era un trascinatore, uno che colpiva emotivamente, oltre che un grande campione. Era molto sensibile ai valori umani. Io mi sono sentito onorato dal fatto che lui avesse scelto la Lazio, perché aveva riscontrato in noi questi valori".

    Altre Notizie