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  • Lazio, Lotito su accoltellamenti:| 'Danno d'immagine'

    Lazio, Lotito su accoltellamenti:| 'Danno d'immagine'

    • M.A.

    Detto e fatto. Ieri pomeriggio il presidente Lotito e il d.s. Tare hanno fatto visita ad Ashley Mills, il tifoso del Tottenham che ora è fuori pericolo ma che resta ricoverato all'ospedale San Camillo a seguito del raid al 'Drunken Ship', a Campo de' Fiori, di giovedì scorso. 'La prima cosa che ho fatto è stata accertarmi di eventuali responsabilità della tifoseria, intendo quella organizzata - ha detto Lotito -. Ho subito capito che loro erano estranei e mi sono reso disponibile per una visita al tifoso più gravemente ferito e a trovare una stanza d'albergo, alla quale abbiamo provveduto, per alcuni parenti del ragazzo'.

    Ma, al netto delle visite, dei comunicati della società e della maglia della Lazio che il presidente ha portato ieri in dono al tifoso degli 'Spurs', l'episodio di Campo de’ Fiori ha finito con l’appiccicare a Roma l’etichetta di 'Stab City', città degli accoltellamenti, come scrive la stampa inglese. E alla Lazio (che stasera scenderà i campo con maglie antirazzismo) la bolla del club dai tifosi violenti e razzisti, il solito sillogismo che Lotito non intende accettare: 'I media dovrebbero informarsi meglio - ha continuato - perché possono causare danni irreparabili. Il danno d'immagine è immenso, all'estero hanno chiesto l'esclusione della Lazio dalle competizioni Uefa quando la Lazio non c'entra nulla, e questo solo perché in Inghilterra e in America hanno letto quello che si è scritto qui'.

    Domenica scorsa, però, durante Tottenham-West Ham a Londra, i tifosi degli Hammers, gemellati coi biancocelesti, hanno buttato benzina sul fuoco inneggiando alla Lazio e tornando sui fatti di Campo de' Fiori. 'Possiamo pugnalarvi ogni settimana' e 'Adolf Hitler sta venendo a prenderti', i cori partiti dalla curva del West Ham. Le indagini italiane, comunque, stanno procedendo verso un’altra direzione: 'Questi sono fatti legati a un singolo che non può diventare l'emblema della tifoseria - ha spiegato Lotito -. Non c'erano motivazioni sportive, ma una rivalsa per fatti accaduti precedentemente - a Londra - nei confronti dei tifosi della Roma ed è questo che sta emergendo. Invece si cerca sempre di gettare fango sulla Lazio. Lo striscione Palestina libera era già apparso durante Roma-Torino, ma non ne ha parlato nessuno'.

    (Corriere della Sera - Edizione Roma)

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