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  • Lazio, Muslera:| 'Voglio restare, ma...'

    Lazio, Muslera:| 'Voglio restare, ma...'

    Niente scuse, conta solo l’Europa”. Oltre duemila km lo separano dalla Lazio, ma la gelida Estonia non ha raffreddato la voglia di riscatto di Fernando Muslera. Quello di Tallin, dove con il suo Uruguay sta preparando il match amichevole contro la nazionale estone, non è un rifugio sicuro lontano dalla critiche capitoline e dai fischi dell’Olimpico. Lui le "negatività" ama bloccarle, non respingerle. Le guarda negli occhi, le studia, ne trae spunti per crescere ancora. L’amarezza del derby l’ha toccato, ma non marchiato: “A nessuno piace prendere gli insulti della gente, ma l’ambiente di Roma è così – ha spiegato ai microfoni di Skysport24 - , C’è chi ti critica in un modo, chi in un altro, ma poi passa, si va oltre. Dispiace aver fatto male in un match così importante come quello con la Roma, ma sbaglia solo chi non fa nulla. Noi siamo essere umani e come tali a volte commettiamo errori. Ora lotterò fino alla fine per conquistare la Champions”. E’ un tormentone in casa biancoceleste. Conquistare l’Europa che conta per riconquistare l’affetto della gente. Lui, Nando non pensa ad altro. Evita alibi, scansa equivoci: “In occasione della punizione di Totti non sono stato disturbato dal laser. L’avevo percepito prima, ma in quella circostanza non ho visto la palla perché ero coperto dalle otto gambe che c’erano in barriera. Non ho avuto il tempo di reagire e basta”.

    E’ caduto, ma si è rialzato. E’ stata una costante della sua esperienza capitolina. Arrivato con l’etichetta della giovane promessa in cerca di conferme è incappato nelle pressioni roboanti della Capitale. Ha pagato lo scotto dell’inesperienza, ha superato lo scetticismo con il lavoro e la voglia di emergere, ora guida una delle difese meno battute dell’intera serie A: “Rispetto alla scorsa stagione stiamo facendo grandissime cose – ha continuato - , Poi è normale perdere ogni tanto, non possiamo certo vincerle tutte. Quello che conta è l’obiettivo finale, noi vogliamo raggiungere la Champions, è il nostro sogno, ma sarebbe positivo anche arrivare in Europa League. Sarebbe lo stesso una grande cosa, non rappresenterebbe una delusione”. Precisa, ma neanche lui ci crede poi molto, tanto che spartisce in modo equo con la concorrenza le chance di successo ("33% noi e lo stesso vale per Udinese e Roma”), ma sente di avere in mano le carte giuste da calare: “Abbiamo qualcosa in più rispetto agli altri dal punto di vista della mentalità, quella che serve per superare i momenti di difficoltà. L’abbiamo dimostrato dopo il derby, battendo il Cesena. Udinese, Roma stanno facendo bene, ma i cali sono sempre dietro l’angolo. Noi il nostro l’abbiamo superato”.

    Così come Mauro Zàrate sta cercando di lasciarsi alle spalle il suo momento grigio: “Non credo che sia arrabbiato, forse è scontento del fatto che la sua stagione non sia andata proprio al meglio, lui è molto importante per noi, ora si sente bene, vuole continuare a segnare. Sarebbe spettacolare se continuasse sempre cosi”.

    Storia controversa quella del suo rinnovo contrattuale. Il manager Fonseca e Lotito avevano raggiunto l’accordo già a giugno, tanto che il portiere nella prima intervista post-Mondiale, si era detto felice del prolungamento. Il documento, poi, non è stato mai depositato. Resta “ostaggio” di Fonseca, in attesa che il rapporto con la società torni disteso e privo di pendenze. Nando è tra i due fuochi: “Di sicuro nella vita non c’è nulla, alla società ho sempre fatto sapere che voglio restare a Roma, ma mancano ancora dei piccoli dettagli da sistemare. Spero si possano chiarire il prima possibile, ne torneremo a parlare a giugno”.

    Il futuro ora si chiama Napoli: Se loro saranno superiori lo dirà il campo – tuona il portiere di Reja – Loro sono bravi, ma anche noi abbiamo le qualità per tenergli testa e per vincere al San Paolo. Speriamo di portare via i tre punti. Sarebbero fondamentali

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