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  • Lazio, nessun alibi:| E ora cinque esami decisivi

    Lazio, nessun alibi:| E ora cinque esami decisivi

    • M.A.

    Senza parole. Un suicidio a Catania firmato da un tecnico presuntuoso e una squadra stanca e senza personalità. Troppo brutta per essere vera? Lo sperano i tifosi e anche il duo Lotito e Tare che ha assistito al diluvio del 'Massimino' con lo sguardo esterrefatto dalla tribuna. Ma partiamo dall'inizio e la prima domanda è relativa alle scelte di Petkovic. D'accordo giocare in attacco, cambiare mentalità e rendere più offensiva la squadra reduce dalla gestione Reja, ma consegnarsi al Catania giocando senza mediani di ruolo è davvero troppo. Oltretutto lo stesso errore era stato commesso a Napoli e anche lì era arrivata un'imbarcata simile a quella subita ieri (in quell'occasione Cavani sbagliò il rigore del 4-0). Sembrava che l'allenatore bosniaco avesse fatto tesoro degli errori fatti e invece, con i giocatori a terra fisicamante, schierarsi a Catania con quel centrocampo compassato e senza nessuno in grado di pressare è stato come regalare un'azione da gol agli avversari ad ogni ripartenza.

    Le scelte sono state tutte negative per la squadra a cominciare da Rocchi che pure aveva giocato benino col Torino. Ma a soli tre giorni dai novanta minuti contro la squadra di Ventura si può schierare un trentacinquenne che nell'ultimo anno è sceso in campo col contagocce? Errore grave anche se di certo non è colpa del capitano se la Lazio più sgangherata della stagione ha perso malissimo senza lottare, senza soffrire, senza dare segni di vita nemmeno nel secondo tempo quando i padroni di casa hanno tirato i remi in barca col rassicurante vantaggio di tre gol. Quindi, clamoroso l'errore di Bizzarri che dà il via alla goleada della sua ex squadra, sbagliato scendere in campo senza mediani, sbagliato far giocare a Rocchi due partite di seguito, sbagliato non dare fiducia a Radu che anche con una gamba sola vale di più dello sconclusionato Cavanda, sbagliato non operare un tur-over più marcato nella partite di coppa e portare molti giocatori con la lingua di fuori a questo passaggio decisivo della stagione.

    E ora? Panathinaikos, Roma, Juve, Tottenham e Udinese come dire cinque esami decisivi per capire se la Lazio è in crisi o è solo un periodo in cui sta rifiatando. Di certo, l'ultima settimana ha certificato la fine di voli pindarici, di sogni dalta classifica. La banda di Petko si arrende alle prime avversità, se va in svantaggio reagisce con difficoltà, segna col contagocce se si fermano Hernanes (ieri travolto come gli altri) e Klose. Serve lavorare, tanto. Sui difetti di un gruppo che forse ha qualche lacuna strutturale che si deve correggere nel mercato di gennaio.

    (Il Tempo)

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