Calciomercato.com

  • Lazio, braccino corto:| Troppi stop casalinghi

    Lazio, braccino corto:| Troppi stop casalinghi

    • M.A.

    Un'altra occasione sprecata, è il filo rosso della stagione della Lazio. 'Braccino corto', come dicono i tennisti, o 'paura di volare', definizione che calza a pennello sui biancocelesti. Anche contro il Lecce e di nuovo all'Olimpico, è il marchio di fabbrica di una squadra che rimane attaccata al suolo non appena si configura la possibilità del salto di qualità. Al netto di un'annata viziata da tantissimi infortuni e senza i cerotti del mercato, troppi sono stati i passaggi a vuoto in casa. Tanti punti lasciati per strada contro Genoa, Palermo e Catania ad inizio stagione, ma almeno la Lazio allora compensava con le tante vittorie esterne. Un equilibrio che i biancocelesti potevano rompere a loro vantaggio nel big match di novembre contro la Juve, perso 0-1 con chance sfumata di concorrere addirittura per il tricolore. Poi il mezzo stop contro il Chievo, nel recupero della prima giornata, il 21 dicembre 2011: uno 0-0 che, a fine match, sapeva più di punto guadagnato che di occasione persa tanto fu brutta la prestazione della squadra di Reja. Ma forse il ko che brucia maggiormente è quello di marzo contro il Bologna, un 1-3 imprevisto e imprevedibile perché giunto a frenare l'exploit del derby: fatto bottino pieno delle partite contro la Roma, la Lazio aveva tutto per spiccare il volo verso la Champions e invece è ancora in ballo con le altre.

    Per questo contro il Lecce ci si aspettava un'inversione di tendenza che, puntualmente, non si è verificata. 'Sicuramente ci rimproveriamo il fatto che a tre minuti dalla fine non abbiamo gestito la partita con astuzia, cinismo ed esperienza - ha detto ieri il presidente Lotito - Abbiamo pareggiato una partita che abbiamo avuto sempre in pugno, nonostante il Lecce abbia giocato bene. Gestendo la palla non avremmo certo pareggiato. Questi sono i fattori imponderabili che purtroppo a volte ci condannano'. 'Questo pareggio brucia tantissimo perché avevamo l'opportunità per staccarci di più', le parole di Cristian Ledesma.

    (Corriere della Sera - Edizione Roma)

    Altre Notizie