Un piccolo indizio su come sarebbe andato l'incontro lo aveva dato Olympia nel suo consueto volo del prepartita. Prima di atterrare sul campo, si è concessa un fuori programma sorvolando, sprezzante del pericolo, il settore ospiti dove erano posizionati i tifosi del Milan. Petkovic chiede in ogni partita di sfidare a viso aperto il 'nemico': anche l'aquila non ha voluto essere da meno. Con due giorni di ritardo si festeggia il 25° anniversario della nascita degli Irriducibili: la Curva Nord chiede un bel regalo e la Lazio spedisce il Diavolo agli inferi con una prestazione da incorniciare.

Giochi di inquadrature sui maxischermi prima dell’inizio: proposto l'ad del Milan Adriano Galliani (notoriamente amatissimo dai supporter biancocelesti), immediatamente subissato di fischi. Poi, però, appare il volto di Lotito: l'effetto è lo stesso. Sempre sul maxischermo ritorna la presentazione dei giocatori che avanzano in modalità macho, braccia incrociate e sguardo da duri. Inspiegabilmente manca solo il video di Cana: il sospetto è che alla richiesta di fare un'espressione 'cattiva', preso dalla trance agonistica, il grintoso mediano abbia ecceduto intervenendo in tackle sul cameraman e mangiando la cinepresa.

Sugli spalti non si perde occasione per ricordare che a Milano c'è una sola squadra e che la sua maglia non è a strisce rossonere. Con quei colori, perfino San Pazzini ha perso la sua aura mistica: ma i fischi nei suoi confronti sono un errore, un volo troppo lungo come quello di Olympia: tutto passa, i gol del Pazzo contro la Roma restano. 

(La Repubblica - Edizione Roma)