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  • Lazio| Puoi diventare più forte

    Lazio| Puoi diventare più forte

    Una Lazio ancora più forte? Sì, è possibile. «Siamo all’80 per cento» , dice Petkovic. Quel 20% restante può valere il salto di qualità auspicato da tutti. Una Lazio ancora più forte è immaginabile, è costruibile (continuità di gioco e più gol dagli attaccanti). Oggi partirà l’assalto al girone di ritorno, i biancocelesti si presenteranno al via con 39 punti in classifica, mettendo in bella mostra il secondo posto. Il primo obiettivo è viaggiare alle
    stesse medie fatte registrare prima del giro di boa. L’ambizione più grande è superarsi, fare di più, ottenere un numero di punti maggiore. Certo, non bisogna esagerare, non ci si deve montare la testa, ma la filosofia del “guardare avanti” presuppone ambizione. La Lazio oggi fa paura, è temuta, ha dimostrato sul campo la sua forza. Petkovic guarda avanti e fa bene a chiedere di più, i suoi uomini non possono cullarsi su ciò che è stato fatto, non possono vivere di rendita. La stagione è arrivata a metà percorso, il bello arriverà adesso, anche il difficile. Petkovic lo sa e ieri in conferenza stampa ha lanciato i segnali giusti: «Bisogna dare di più» .

    LE SCELTE - Via al girone di ritorno, arriva l’Atalanta all’Olimpico. Vlado ha recuperato Marchetti, il portiere ieri si è allenato regolarmente. Il dolore al torace è diminuito, vuole giocare. La brutta notizia riguarda Gonzalez: è out. C’è il sospetto che si sia stirato venerdì, non ne era stata data notizia. Gonzalez si sarebbe fatto male ad un polpaccio, ieri sentiva molto dolore, nelle prossime ore sarà sottoposto a controlli strumentali. E’ stato convocato, ma non è arruolabile, non può essere rischiato. E’ una tegola per Petkovic, è a corto di centrocampisti, ecco perché servirebbe un mediano in più. Onazi prepara la partecipazione in Coppa d’Africa con la Nigeria, Ederson rientrerà a fine gennaio, Brocchi in settimana ha accusato la febbre, ieri ha svolto lavoro differenziato (è rimasto a casa), Cana da tempo viene impiegato come difensore. Non ci sono ricambi, un centrocampista in più occorre, è una riflessione da fare. Petkovic è chiamato ad una scelta: è tentato dalla conferma del 4-1-4-1, il modulo di riferimento in campionato. Scegliendo questo assetto avrebbe due opzioni: accentrare Mauri accanto ad Hernanes o adattare Lulic nel ruolo di mezzala. L’assenza di un interditore (Gonzalez) porta alla mente le batoste di Napoli (3-0) e Catania (4-0), in entrambe le partite si giocò con la coppia Hernanes-Mauri. Lulic funzionò con Reja, fece benissimo da mezzala, potrebbe essere un esperimento da compiere. C’è un modulo alternativo: è il 3-4-3. Il centrocampo verrebbe formato da Konko, Ledesma, Hernanes e Lulic. In avanti agirebbero Candreva, Klose e Mauri. L’Atalanta gioca col 4-4-2, Petkovic non si è mai fatto condizionare dagli avversari, ma certe precauzioni è meglio prenderle.

    LA DIFESA - Le scelte definitive saranno prese stamane. Nel 4-1-4-1 in difesa toccherebbe a Konko, Biava,
    Ciani e Radu. Il francese rientrerà da titolare al posto di Dias, il brasiliano è out per un problema ai flessori della coscia sinistra, spera di farcela per l’anticipo di Palermo (sabato 19 gennaio alle 18). Ledesma giocherà in ogni caso, è imprescindibile, davanti alla retroguardia o come centrale sulla mediana. Lo stesso discorso riguarda Klose, sarà al suo posto. Petkovic ha convocato 22 uomini, in lista sono entrati nuovamente Zauri e
    Stankevicius. E’ rimasto a casa Diakitè, venerdì aveva accusato un problema al collo. La sua assenza potrebbe
    essere determinata dal caso contratto. Non ha risposto ufficialmente alla nuova proposta fatta da Lotito, il
    silenzio vale quanto un no. E’ sempre fuori rosa Zarate, altro separato in casa.

    Il Corriere dello Sport


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