La pesante sconfitta di Catania riporta alla luce i dubbi e gli equivoci di questa Lazio, incompiuta e dalla modesta cifra tecnica. Inoltre, Edy Reja, manca di quel coraggio che aiuta a forzare il destino. Ha preso una formazione alla deriva, le ha restituito dignità e classifica ma sembra essere ricaduto nelle vecchie situazioni di fondo. Proprio ora che non ci sono più rischi, dovrebbe dimostrare di avere maggiore coraggio e non farsi condizionare dal “nonnismo”, penalizzando giovani affidabili come Keita. Dichiara di aver sbagliato a utilizzare Mauri nel derby, perché ha solo 20 minuti di autonomia, e poi lo schiera titolare a Catania. Se Radu deve restare bloccato, è meglio optare per la difesa a 3. Manda in campo Keita e Perea quando la Lazio è già deragliata e in piena confusione. La squadra - come riporta Il Messaggero - paga la cessione di Hernanes, che ha impoverito il tasso qualitativo, e non riesce a sviluppare una manovra articolata, che non sia quella monocorde affidata a Candreva e Lulic. Ma, quando trovi un avversario che ti chiude gli spazi, allora le risorse evaporano. E che senso ha tenere l’involuto e impalpabile Klose da solo in attacco, se gli arriva un pallone a partita? Meglio mettergli al fianco una seconda punta. Quando Lotito dice, dopo un derby imbarazzante, di potersela giocare alla pari con tutti, forse mente sapendo di mentire. Perché questa è una Lazio indebolita, senza sogni e dal futuro nebuloso.
