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  • Lazio, Reja:| Rinnovarsi a 65 anni

    Lazio, Reja:| Rinnovarsi a 65 anni

    • M.A.

    A guardarla con ironia si potrebbe dire che quello che è successo sabato a Firenze è in linea con quello che succede in tanti settori in Italia. In un Paese che invecchia è normale che nella sfida tra il tecnico più giovane della serie A (Mihajlovic) e quello più anziano (Reja) sia il secondo a spuntarla. Ma sarebbe una lettura superficiale, perchè si trascurerebbero tanti aspetti del lavoro che Reja sta facendo. Con atti concreti, dando per esempio spazio ai giovani come Kozak e Cavanda e venedone ampiamente gratificato, ma anche con sottili comportamenti. Perchè a 65 anni si può ancora voglia di rinnovarsi e rivedere le proprie posizioni, abbandonando il 3-5-2 tanto caro al tecnico goriziano per andare incontro alle caratteristiche della sua rosa. Magari cercando di influire nelle decisioni societarie per il bene della Lazio, come nel caso di Ledesma, e il rendimento dell'argentino dà ragione al tecnico.

    Reja si prende i complimenti, ma sa che il difficile ancora deve arrivare, perchè la Lazio parte avvantaggiata perchè l'intelaiatura è quella dello scorso anno, mentre altri si sono molto rinnovati. Mercoledì arriva il Milan re del mercato, Reja promette accorgimenti tattici: 'Loro giocano col 4-3-3, è ovvio che dovremo preparare accorgimenti tattici diversi, a me il compito di trovare il modo per metterli in difficoltà'. Per farlo il tecnico potrà contare molto probabilmente sul rientrante Floccari e su una rosa mai così ricca, dove chi va fuori deve accettare le scelte per la ragion di squadra. Chissà che la gara contro il Milan non sia quella giusta per rilanciare Zarate: contro la statica difesa rossonera il numero 10 laziale potrebbe cercare quel riscatto atteso ormai da tempo immemore. Chissà che zio Edy non ci abbia già pensato. In fondo 30 anni di calcio bastano per provare col bastone e la carota a resuscitare Maurito.

    (Il Tempo)

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