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  • Lazio-Vaslui:| Rocchi spera nella festa

    Lazio-Vaslui:| Rocchi spera nella festa

    • M.A.

    Chissà se Tommaso avrà pensato anche alla data oltre che alla location. Che volesse realizzare il 100˚ gol all'Olimpico, davanti alla sua gente, lo aveva detto in tempi non sospetti, sin dalla vigilia della partita di Skopje con il Rabotnicki. Sulla data ideale in cui tagliare il fatidico traguardo, invece, il capitano non si è espresso. Ma la data ideale esiste ed è proprio quella di domani: il 15 settembre, 24 ore prima e quattro giorni prima di due giorni indimenticabili per Rocchi. Il 19 settembre è il suo compleanno, quest'anno gli toccherà spegnere 34 candeline e sai che bello se potrà farlo da goleador 'centenario'. Ma anche il 16 settembre è un'altra data speciale per il bomber veneziano. Quel giorno di sette anni fa, infatti, segnò il primo dei 99 gol ufficiali realizzati finora in maglia biancoceleste. E, guarda caso, la competizione era la stessa. Si chiamava Coppa Uefa, anziché Europa League, ma la sostanza non cambia. La Lazio quel 16 settembre del 2004 giocava a Donetsk, in Ucraina, la gara di andata del primo turno di quella competizione. E Rocchi, arrivato appena quindici giorni prima alla Lazio, realizzò una delle tre reti con cui la formazione allora allenata da Mimmo Caso s'impose per 3-0 al Metallurg.

    Arrivare a quota 100 esattamente sette anni dopo darebbe all'impresa anche un tocco di magia. La sfida di domani sera col Vaslui diventa così soprattutto il Rocchi-day. Non che la partita non abbia una sua importanza. Tutt'altro, ce l'ha eccome. Perché partire con il piede giusto nel girone di Coppa è fondamentale per ottenere la qualificazione al turno successivo, che è l'obiettivo minimo della squadra di Reja in questa avventura europea. Fondamentale anche perché, sulla carta, il Vaslui dovrebbe essere la squadra meno forte del raggruppamento (anche se poi sarà solo il campo a stabilire le gerarchie). Ma è ovvio che tutti i riflettori saranno puntati sul capitano, sulla sua voglia di entrare nella storia della Lazio in una serata speciale. Sulla sua capacità di esaltare il popolo biancoceleste come ha fatto tantissime volte in questi ultimi sette anni. La squadra è pronta a stringersi attorno a lui per festeggiarlo. Di più, è pronta a spingerlo verso il traguardo (senza tradire le consegne tattiche di Reja, ovvio). Sarà come nel ciclismo quando una intera formazione lavora per il capitano per portarlo nelle migliori condizioni allo sprint finale.
     
    Pronto a spingerlo c'è anche tutto uno stadio che non vede l'ora di festeggiare il suo capitano (anche se la prevendita è stata finora un po' fiacca: meno di quattromila i biglietti venduti, cui vanno aggiunti i circa duemila mini-abbonamenti sottoscritti per l'Europa League). Ma pronto è soprattutto lui, Tommaso. Ha cominciato la stagione con il piede giusto, realizzando tre reti nei 95 minuti giocati complessivamente nel doppio match col Rabotnicki. Era da tempo che non iniziava un'annata in maniera così felice. Il traguardo dei 100 gol, nelle sue intenzioni, è solo il punto di partenza di un programma molto più ampio e ambizioso: tornare grande protagonista nella Lazio, come è stato nei primi cinque anni in biancoceleste e come è stato un po' meno negli ultimi due (non solo per colpa sua). Nonostante i 34 anni che compirà tra cinque giorni è in ottime condizioni fisiche ed è convinto di poter dare un contributo importante in fatto di reti e non solo in una stagione che si annuncia ricca di impegni e di attese. Con un obiettivo immediato, che è appunto quello delle 100 reti, ed un altro a più lungo termine: sollevare un trofeo a fine anno. Da capitano, ovviamente. Come ha già per due volte nel 2009.
     
    (Gazzetta dello Sport - Edizione Roma)

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