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  • Lazio-Juve, parla il doppio ex Ravanelli

    Lazio-Juve, parla il doppio ex Ravanelli

    • M. A.
    La sua esultanza ha fatto tendenza, ancora oggi ci sono giocatori che dopo ogni gol rovesciano la maglia e se la mettono sopra la testa. E spesso Fabrizio Ravanelli, detto Penna Bianca, l’ha fatto indossando la casacca di Lazio e Juventus, le squadre con cui ha vinto tutto. Il Messaggero lo ha intervistato: 'Sono molto legato a questi due club, ho vinto con entrambi e poi grazie alla Lazio mi sono riavvicinato a casa e sono potuto stare vicino al mio papà prima che se ne andasse. Sabato sarà una grande partita, ne sono sicuro', assicura l’ex attaccante.
    Niente è scontato, quindi.
    'Ma stiamo scherzando? E’ vero che la Juve è la più forte d’Italia, ma la Lazio è una bella squadra e può tranquillamente battere i bianconeri. Per la formazione di Allegri rischia di essere una serataccia se non fanno le cose per bene'.
    Perché così tanta fiducia nei biancocelesti?
    'Per me rappresentano la terza forza del campionato e l’ho detto pure prima che iniziasse la stagione. L’allenatore è bravo, i giocatori ci sono, serve solo più cattiveria e convinzione e qualcos’altro'.
    Si spieghi.
    'Se la Lazio avesse un leader, uno carismatico in difesa tipo Nesta, potrebbe tranquillamente rompere le scatole a Juve e Roma. Nessun dubbio, per essere completa le manca solo questo. A Empoli, ad esempio, si sono fatti uccellare due volte su calcio piazzato e non è ammissibile. Se la sono presa con Ciani, ma era Cavanda a non essere nel posto giusto'.
    Quali possono essere i giocatori decisivi?
    'Nella Juve ce ne sono tanti da Tevez, Pogba a Vidal, nella Lazio punto tutto su Candreva e Djordjevic. Che giocatore il serbo, uno che si sacrifica, che lotta, lo conosco bene avendo allenato in Ligue1, farà grandi cose'.
    Quindi per Ravanelli ci sono Juve, Roma e poi la Lazio?
    'Le prime due si contenderanno il titolo, mentre i biancocelesti se cresceranno in grinta e convinzione possono arrivare in Champions. Sono stati troppo sottovalutati'.
    Quanto è importante in questo senso la sfida con la Juve?
    'Tanto, ma non decisiva. Puoi perdere, ma puoi arrivare lo stesso fino in fondo. Se vinci, invece, acceleri il processo, aumenti l’autostima e la consapevolezza, tutto il resto verrà da solo perché Pioli è in gamba e, a mio parere, sta facendo un ottimo lavoro'.

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