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  • Lazio, Tare e i giovani in panchina: 'Sì alle seconde squadre'

    Lazio, Tare e i giovani in panchina: 'Sì alle seconde squadre'

    Ospite presso la sede del Corriere dello Sport, insieme ai tecnici delle giovanili Bollini e Inzaghi e a diversi ex giocatori biancocelesti, per la presentazione dell'Almanacco 'La Giovane Italia 2013', il direttore sportivo della Lazio Igli Tare ha parlato con i giornalisti presenti. 'Ho avuto la fortuna di giocare in Germania prima di venire in Italia, si parlava dei problemi legati agli impianti e ai giovani anche a inizio anni '90 - le parole del dirigente biancoceleste riportate dal sito Lalaziosiamonoi.it -. Poi si è trovato un accordo e si è dato la possibilità di arrivare alle seconde squadre fino alla serie C. L'esempio lampante è quello del calcio spagnolo, diventato il top in Europa. L'Italia è la nazione numero uno a livello di potenzialità, ma manca il coraggio di fare le scelte giuste. La miglior cosa credo sia proprio creare una seconda squadra, perché così si possono valorizzare i patrimoni dei club. Tutte le domeniche vediamo seduti in panchina tantissimi talenti: se avessero la possibilità di giocare in stadi veri e con tifoserie vere, avrebbero la possibilità di crescere maggiormente. Purtroppo non tutti la pensano così, ma la seconda squadra è qualcosa di fondamentale e che permetterebbe di superare molte difficoltà. Se un giovane nel campionato Primavera fa 25 gol, qual è il suo valore? Questo non si può sapere, e una società è costretto a mandarlo in prestito in un'altra squadra di serie minori'.

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