L'ennesima occasione persa per compiere il tanto atteso salto di qualità. Contro il Bologna, la prima sconfitta interna del 2012, si è rivista la Lazio brutta, nervosa e autolesionista, un flash-back del gennaio nero. Ieri sono arrivate le squalifiche per Matuzalem, due giornate, e Gonzalez, un turno di stop: il che, considerato lo stato d'emergenza contro cui Reja combatte da inizio stagione, complica i piani per la trasferta di domenica prossima Catania e, soprattutto, dà il polso di una squadra sempre in bilico tra impresa e crisi di nervi. 'C'è stato un eccesso di nervosismo', ha ammesso ieri Reja.

Con gli ultimi due di domenica sera, sono sette i rossi inflitti alla Lazio in campionato (tutti nelle ultime 11 gare, per la precisione) e solo in due casi - Konko col Cesena e Scaloni nel derby - le espulsioni sono state indolore. O salta fuori l'impresa o saltano i nervi. Il terzo posto, nonostante tutto conservato, è il bicchiere mezzo pieno. Quello mezzo vuoto consiste nel non esser riusciti a cavalcare l'onda dell’entusiasmo derby e approfittare delle battute d'arresto di Udinese e Juventus, rispettivamente sconfitta dal Novara e bloccati sul pari dal Genoa. 'Fortunatamente non è cambiato niente in classifica - ancora il tecnico, che ha parlato ieri dal Friuli, dove è stato insignito del premio Città di Gorizia - ma questa battuta di arresto non ci voleva. Vincendo potevamo raggiungere zone di classifica importanti'.

(Corriere della Sera - Edizione Roma)