Il direttore sportivo della Lazio Igli Tare lascerà il Brasile domani ed entro questo termine si deve decidere su Felipe Anderson: sì o no. È l’ultimatum della società biancoceleste, l’offerta è stata presentata, calibrata sulla stima fatta dal presidente Claudio Lotito in base agli accordi economici presi col Santos via telefono e successivamente, nonostante l’arrabbiatura per un patto prima stretto e poi tradito, ritoccata non appena si è aperta la trattativa che il patron pensava di aver eluso. Ieri un altro contatto, a cui anche Felipe Anderson era presente: ci sono 7,5 milioni più 500 mila euro tra commissioni e clausole varie sul tavolo: prendere o lasciare. Sull’aereo che volerà a Roma ci sono ancora tre posti prenotati dalla Lazio: Tare, il segretario generale Armando Calveri e il possibile nuovo acquisto. Ora tocca al club di San Paolo prendere un verso e soddisfare il fondo inglese (detentore della metà del cartellino di Anderson) che non si è seduto al tavolo per trattare, ma che rappresenta l’interlocutore- ombra in grado tirare la corda fino a far saltare in l’operazione. In ogni caso, vista la mala parata, la Lazio è corsa ai ripari andando a sondare soluzioni alternative. Del resto gli ultimi episodi, da Honda al gennaio di Felipe Anderson passando per l’attacco turco Yilmaz, hanno insegnato qualcosa. E quindi ecco spiegato l’improvviso interesse per Giovani Dos Santos, il fantasista messicano ma di passaporto comunitario che potrebbe essere o l’alternativa o l’affare parallelo a Felipe Anderson. La Lazio non si farà cogliere impreparata, in ballo c’è il progetto Champions per il 2014.

(Corriere della Sera - pagione romane)