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  • Laziomania: ribaltato il campionato, Nainggolan e Milinkovic...

    Laziomania: ribaltato il campionato, Nainggolan e Milinkovic...

    • Luca Capriotti
    Non potete distrarvi mai, non potete dire che è finita, nemmeno lasciare che il pensiero sfiori l'idea. Per un attimo, ripensate a quel momento, in cui Jony finalmente mette dentro un pallone d'oro. Il primo, dopo una serie di tentativi inguardabili. E ora zitti tutti, e pensate ai 7 minuti di recupero con cambio e gol, alle perdite di tempo sistematiche, i tacchetti, la ferocia di Nainggolan che si vede che ha una questione personale. Ma ora zitti tutti, perché quando anche solo l'ala del pensiero che fosse finita, è bastato un secondo, e la Lazio l'ha ripresa, ribaltata, sotto il flusso di un cuore che pompa forte, che ora la innalza 3 punti sotto le grandissime. Qualcosa è successo, in questa Lazio. E voi non potete distrarvi mai. 

    PRIMO TEMPO, OVVERO LA SPARIZIONE DEI BIG - Diciamolo subito: in questa squadra è successo qualcosa di molto grosso, a questa squadra è spuntata un'anima di ferro. Dopo il 3 a 0 maturato nel primo tempo contro l'Atalanta a questa squadra è successo qualcosa: il sangue romba più forte, la tecnica squilla, c'hanno tutti un ruggito dentro che fa tremare la classifica. Anche se nel primo tempo i big si sono un po' spenti, un po' nascosti. L'aggressività del Cagliari e il gol subito hanno spento un po' quelli forti, e la Lazio ha fatto cose semplici, male. Sbagliando tanto, rischiando di andare sotto di nuovo. Ma questa Lazio ha l'anima, quella che ci vuole.

    SUCCEDE QUALCOSA - Succede qualcosa, è successo qualcosa in questa squadra. Gli è spuntata l'anima: nella ripresa esce fuori Milinkovic, ed è come un'eruzione. La tecnica non serve, il fioretto a Cagliari l'hanno spezzettato, e allora la Lazio si appoggia solo sulla forza suvrumana di Milinkovic. Che comincia a tirare su la squadra pezzo dopo pezzo, la porta dentro l'aria, tutto sulle sue spalle. Altro che 7 minuti di recupero, quella lì è una vita, è l'anima che esce fuori, trabocca: ci pensa il cuore di Acerbi a servire Luis Alberto che voleva uscire, e invece gli esce un tiro velenoso che vuol dire pareggio. Ma il cambiamento di cuore e testa e coraggio arriva qui: la Lazio vuole vincere, vuole l'ottava vittoria di fila, continua a buttarla in mezzo, ancora e ancora. E trova l'esecutore finale, quello dell'urlo finale, quello che lascia senza voce ma con l'anima grossa. Succede qualcosa, è successo qualcosa a questa squadra: pezzo dopo pezzo, Inzaghi azzecca tutti e 3 cambi, li incastona nella partita. Cataldi spacca la mediana con energia, Jony azzecca l'unico pallone che deve, senza Caicedo non c'è finale che tenga. Non potete distrarvi mai, non potete nemmeno lasciare che un pensiero di triplice fischio sfiori le gambe, perché questa Lazio ribalta la partita, le credenze, il campionato. Vi ribalta il campionato addosso, e quando ve ne accorgete è il minuto 97, e la Lazio sta già esultando. 

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