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  • Laziomania: la trincea di Inzaghi e il compleanno più bello della sua vita

    Laziomania: la trincea di Inzaghi e il compleanno più bello della sua vita

    • Luca Capriotti

    A fine partita, avreste dovuto seguire Inzaghi. Tutta la squadra ha esultato, si è spogliata ai piedi della Curva Nord, rito pagano di esultanza e felicità e giusto tributo ad una Curva Nord immensa. Tutta la squadra è scesa negli spogliatoi, c'è solo Lucas Biglia, la Nord lo chiama, forte, e lui si gira, risponde. Poi guardate Inzaghi.


    Con il bimbo piccolo, che cade sul terreno, dove fino a poco fa si battagliava, si strideva, ce le si dava di santa ragione. Si provocava (vero, 10?) si faceva a sportellate. Il bimbo cade a terra, guarda verso Inzaghi. Che ride, si gira verso la panchina, si siede da solo a guardare il campo. Cosa gli sarà passato per la testa, Dio solo lo sa. Gli anni alla Lazio, il settore giovanili, i ragazzini diventati grandi, fino a Murgia che va a lottare come un pazzo sull'ultimo pallone. Ti porterò in Serie A, gli avrà promesso. Guarda il campo Inzaghi, dove ha disegnato una trincea dura, condizionante. Avrà ripensato al secondo pallone lanciato in campo (per sbaglio, ovviamente), che ha fatto perdere qualche secondo, Lukaku da trattenere, le posizioni da controllare di continuo, le parole mormorate a Biglia, di tenere la squadra tra le mani, accompagnarla.


    Il bimbo, capelli lunghi, lo guarda, si rialza. Avrà pensato, Inzaghi, all'esultanza sfrenata, un muro di Lazio proprio davanti alla panchina della Roma, proprio a pochi passi da loro. Avrà pensato alle mosse, alle contromosse, a Lulic che non può uscire e rimane in campo e stringe i denti, si aggrappa alla sua maglia come se fosse l'unico lembo di stoffa che conta, l'unico scatto che abbia un significato, come se fosse l'ultimo strappo di partita da giocare. Avrà guardato ancora verso la Nord, strapiena, potente, avrà pensato agli episodi, alla scaramanzia, alla chiamata di Lotito in estate dopo Bielsa. Avrà riguardato a ritroso la carriera. Con calma, in pochi secondi, ridendo, ancora carico di adrenalina pazzesca, invasante, pura. Tra un'ora è il suo compleanno. A fine partita, dice ai suoi "mi hanno fatto passare il compleanno della mia vita". Avrà pensato a Immobile che si invola verso la porta, e in basso, sullo schermo, si può vedere Inzaghi dovreste vedere Inzaghi. Avrà pensato a tutto questo, alla finale appena conquistata. Non lo avrà pensato, ma è quasi tutto merito suo. A fine partita, avreste dovuto seguire Inzaghi. I suoi ragazzi, loro, già lo seguono da tempo.


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