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  • Laziomania: E adesso tocca al Bayern (come quello United di Ferguson)

    Laziomania: E adesso tocca al Bayern (come quello United di Ferguson)

    • Luca Capriotti
    Come si battono gli invincibili del Bayern? Difficile dirlo, però qualcosa la gara contro Ranieri e i suoi blucerchiati ha spiegato, introdotto, una specie di preludio, un gruppo spalla con qualche talento e qualche avviso ai naviganti. La Lazio contro la Samp è praticamente quella titolare e già dovrebbe dirvi qualcosa. Anzi, due cose: che in effetti il campionato per Inzaghi è davvero prioritario (lo ripetono tutti, che vogliono anche tornarci, in Champions) e che forse le tanto conclamate riserve quando bisogna alzare il livello - e vincere per forza - non sono poi così affidabili. Bontà di Tare. 

    COSA INSEGNA LA SAMP - Lazio-Samp è stata una gara comunque molto istruttiva, sotto tanti punti di vista. La Lazio ha creato, ha tirato in porta, si è perfino concessa divertimento. Ma dall'altra parte ha mostrato e dimostrato un paio di brutti difetti: non sa chiudere le partite, e ha dei problemi quando vuole gestire. A conti fatti, come credo abbia detto Ranieri, Pepe Reina non ha fatto parate (parafrasando Inzaghi, tra l'altro, what a time to be alive), ma la sensazione di pericolo che ha dato la Samp quando la Lazio ha abbassato ritmo e baricentro non mi è piaciuta. Ok, contro il Bayern dovremo forse conviverci, con questo senso di oppressione, una piccola grande angoscia, una netta sensazione di pericolo. Ma contro la Samp - che per inciso sembra la Lazio 2015, con Keita e Candreva - probabilmente la partita si poteva chiudere, per utilizzare un gergo calcistico un po' abusato. Sarò molto banale: la Lazio deve imparare a fare questo benedetto secondo gol. Oppure dovrà spedirci a casa un bel paccone di camomille, attraverso un Glovo magari. Un benefit di cui forse i nostri stomaci potrebbero avere bisogno.

    E ORA RELAX - Ma al di là di alcuni dettagli da sistemare, la gara contro la Samp dice anche che la Lazio per la Champions ci sarà eccome. Abbiamo bisogno sempre di conferme nel merito, perché è troppo importante la questione, e perché la classifica è corta, proprio corta, ma qualcuno potrebbe provare la fuga in questo momento cruciale. E la Lazio non può permettersi di rimanere indietro, nemmeno in vista di una gara epocale, fondamentale, forse una delle più importanti e difficili mai giocate a Roma. La Lazio contro il Bayern è forse paragonabile per blasone (non per posta in palio) a quel Lazio-Manchester United giocato al Principato di Monaco, con Salas ad anticipare il movimento e freddare il portiere, e i Red Devils imbattibili di Ferguson battuti. Ecco, questo Bayern molto incerottato in campionato sta facendo piuttosto maluccio - ha appena perso con l'Eintracht - ma il livello è questo. Per i giocatori sarà una sfida al limite, al confine tra la loro massima prestazione e qualcosa di più, quasi di magico. Per i tifosi, relax: comunque vada sarà una gara bellissima, con un fascino pazzesco. Fino al fischio d'inizio. Poi dovremo tutti sperare che la Lazio effettivamente ci abbia inviato le camomille. E adesso tocca al Bayern.

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