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  • Laziomania: il mercato di Tare è stato un fallimento?

    Laziomania: il mercato di Tare è stato un fallimento?

    • Luca Capriotti
    Tare non vuole disconoscere il suo ultimo mercato. Non ce la fa, se proprio deve farlo, come sempre, cercherà di tirare fuori le sue condizioni. Per questo Durmisi, che alla Lazio forse immaginavano come un post-Lulic, si ritrova in un pozzo nero di assenze, piccoli infortuni. Una cosa di Tare l'abbiamo capita: conosce a menadito le difficoltà del calcio italiano, che possiamo racchiudere in una sola parola, ambientamento

    Cosa significa ambientarsi? In casa Lazio significa godere della protezione di Igli Tare. Ammirevole, se non fosse che poi in campo vanno sempre gli stessi. Non è solo Durmisi a bofonchiare: Berisha non è contento, gioca poco e ha assaggiato pochissima Serie A, perfino Correa, che giochicchia di più ma non abbastanza. Praticamente tutto il mercato Lazio (Acerbi no, per fortuna) di quest'estate è stato bocciato da Inzaghi. Ne abbiamo parlato tanto: dovevano allungare la panchina, dare chance di scelta. Qui, di scelta, ce n'è poca in realtà: Inzaghi continua a far giocare i senatori, non li molla, non vuole essere mollato da loro. Questo è un punto centrale: i senatori sostengono da sempre Inzaghi, ne hanno tenuto sulle spalle la panchina. Da Immobile, a Lulic, passando per Radu e Parolo, questa truppa che sta crescendo di età e militanza in biancoceleste non riesce ad avere alternative. Anche se qualcuno (penso a Berisha/Parolo) potrebbe godere di maggior turnover, in realtà a conti fatti il mister continua a ragionare come se, in effetti, non sia possibile un reale turnover. Quello che il Napoli si permetterà contro la Lazio - forzato, ovviamente - è un discorso che in casa Lazio forse non sarà mai possibile. Guardate Proto: un passato in Champions League, e nemmeno contro il Novara può togliere il posto a Strakosha. Forse è per questo che, per vedere Pedro Neto, abbiamo dovuto aspettare quella specie di amichevole infrasettimanale contro la squadra di Viali: la linea green, che un tempo era un cavallo di battaglia di Inzaghi, ha lasciato il posto alla linea old but good. 

    Ritorniamo a Tare: se Inzaghi non fa giocare i suoi acquisti, delle due l'una. O il mercato estivo è stato un fallimento, e allora bisognerebbe cominciare a liberarsene (tipo parlando ben bene col Celta Vigo) oppure c'è bisogno di tempo. Nel mondo del lavoro di noi comuni mortali, di solito la chance, il treno che conta passa una volta, e l'ambientamento è un concetto che non possiamo concederci. In casa Lazio c'è la crisi del primo anno (anche Luis Alberto ne sa qualcosa), e ci sono da fare, ora, i calcoli anti-Napoli. Con Lulic che verrà spostato a destra, perché dietro Marusic (regredito alla condizione di giocatore sostituibilissimo) c'è il vuoto. Forse in quel ruolo bisognava investire. O forse, da una parte, meglio così: uno in meno che a gennaio chiede di andare via... 

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