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  • Laziomania: il tempo dei doveri secondo Lotito, e la voce del padrone
Laziomania: il tempo dei doveri secondo Lotito, e la voce del padrone

Laziomania: il tempo dei doveri secondo Lotito, e la voce del padrone

  • Luca Capriotti
Il tempo dei doveri secondo Claudio Lotito corre veloce. E il tempo del giudizio seguirà subito dopo. Non ho dubbi sull'intervista del Corriere dello Sport, contiene molti messaggi chiari. La chiarezza per Lotito non è mai stato un problema. I messaggi consegnati sono tanti, ora bisognerà vedere dall'altra parte la doppia spunta. Parto subito dalla sentenza UEFA, il più delicato.

STANGATA UEFA O CAREZZINA - Punizione esemplare della UEFA per i saluti romani in Lazio-Rennes non c'è stata: la Lazio si è mossa con la dovuta prudenza e fermezza, dall'altra parte l'impegno è stato recepito. Di solito, raccontano di Lotito, quando si mette in testa un obiettivo è una specie di carro armato. Ora bisognerà capire se il calcio, e Lotito, abbiano davvero voglia di sradicare un interlocutore attiva della vita quotidiana di questo sport, il tifo organizzato, oppure se continueranno a parlarci sottobanco, facendo la voce grossa solo per fregare l'istitutrice cattiva e prepotente. Anche in questo caso, il tempo dei doveri è giunto, ma stavolta per il calcio, a partire da quello che  è successo con i giocatori turchi (che hanno proprio la faccia convinta dei nazionalisti pronti a tutto, e non di persone in situazioni delicate con i parenti esposti. Lo dico per chiarezza). 

INZAGHI E TARE - Dalle parole di Lotito, altro assunto: Inzaghi ha finito i bonus. E da un pezzo. Voglio dire, che il rapporto tra Lotito e la panchina non fosse che rattoppato, si era capito. Da de Vrij in poi - pesante l'affermazione del pres quando parla di professionalità del giocatore, io l'avevo detto, etc etc - le scelte di Inzaghi sono state misurate sulla bilancia. Che pende dalla parte dei doveri, dei crediti finiti, dei risultati concreti da portare. Una bella spada di Damocle, per il mister, dal momento che la metafora della Ferrari è tornata a rombare e lotta insieme a noi. Se davvero Lotito considera la sua creatura una macchina sportiva di livello top, per Inzaghi sarà una stagione davvero complicata. Mi pare che Lotito in qualche modo leghi il destino del mister a quello della direzione tecnica: tende a considerare Igli Tare un corresponsabile delle scelte, e viceversa. Sono tutti sotto scacco, in casa Lazio. La voce del padrone è chiara: il tempo dei doveri è giunto.

CALCIOMERCATO E FUTURO - Voglio dire, io ho sempre pensato che la strategia di Lotito, di conferma dei big, di rinnovi, di dividi e comanda, non fosse la più giusta. Lo penso ancora: ma credo che sia sempre meglio essere chiari. Sugli obiettivi, su quello che ci si aspetta. E Lotito la chiarezza ce l'ha iscritta nel DNA: il tempo dei doveri, per gli altri, è arrivato. Mi chiedo se, dal canto suo, si senta di aver fatto tutto per far arrivare la Lazio in Champions, sempre. E arriverà, sia chiaro, anche quello del giudizio, e dubito si tingerà di misericordia. La voce del padrone è anche un fantastico album di Battiato. Stavolta è stata un'intervista. 

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