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  • La Lazio in Europa:| Reja, c'è spazio per tutti

    La Lazio in Europa:| Reja, c'è spazio per tutti

    • M.A.

    Sedici giorni col fiato sospeso. Ecco il primo ciclo di ferro che aspetta la Lazio di Reja, con sei impegni ravvicinati in un periodo brevissimo. Si gioca ogni 72 ore e per questa ragione il tecnico biancoceleste sposerà il turn-over per sfruttare al massimo la rosa extralarge che gli è stata messa a disposizione. Non sono previste rivoluzioni ma almeno cinque cambi a partita per mettere in campo sempre una formazione brillante. Si comincia col Vaslui giovedì nell'esordio di Europa League, poi tre partite di campionato in sette giorni con Genoa all'Olimpico, col Cesena in trasferta e col Palermo domenica 25 ancora in casa. Il giovedì successivo la trasferta molto complicata contro lo Sporting Lisbona, poi si chiude con la sfida contro la Fiorentina al Franchi il 2 ottobre prima della sosta del campionato.

    Giovedì, come detto, la Lazio tornerà in Europa dopo solo due anni. Il club biancoceleste che ha conquistato due titoli continentali (solo Milan, Inter, Juventus e Parma hanno fatto meglio), disputò un girone vergognoso di Europa League conquistando solo sei punti perdendo le ultime tre partite con Villarreal, Salisburgo e Levski Sofia. C'era Ballardini in panchina e ora tutta un'altra storia con Reja che punta molto sulla competizione europea per dare lustro alla stagione. Ma il turn-over ci sarà, a cominciare dagli attaccanti dove Klose resterà a riposo. Dentro Rocchi a caccia del gol numero cento con la maglia della Lazio, mentre Cissè potrebbe cominciare ma di sicuro lascerà poi spazio a Kozak.
     
    In porta toccherà a Marchetti, in difesa dentro Diakitè e forse anche Lulic che potrebbe essere provato a sinistra dopo i segnali di miglioramento mostrati nel finale della sfida di San Siro. A centrocampo certo l'ingresso di Matuzalem con un turno di riposo per Brocchi, mentre le tre maglie dietro a Rocchi saranno assegnate a Gonzalez, Hernanes e Cissé. Col Genoa altre novità e così via, perché gli impegni sono tanti e allora bisogna cercare di non spremere troppo alcuni giocatori tra l'altro coinvolgendo il numero maggiore di elementi nel progetto. Appuntamento giovedì all'Olimpico per riassaporare il profumo dell'Europa.
     
    (Il Tempo)

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