Calciomercato.com

  • Laziomania:| La prova del nove

    Laziomania:| La prova del nove

    • Marco Anselmi

    E' già tempo di esami per la Lazio: dopo le due vittorie consecutive e i sei punti messi in cascina, arriva la prova contro la grande squadra. La gara con la Fiorentina ha dato alla squadra biancoceleste e ai suoi tifosi quello che cercavano, ovvero la somma tra la buona prestazione di Genova e il risultato positivo arrivato contro il Bologna. Infatti, nonostante i primi venti minuti non eccezionali, i biancocelesti a Firenze hanno giocato una gran bella partita dominando i gigliati e portando a casa un risultato che, viste alcune scelte arbitrali (vedi il rigore assegnato ai viola), sembrava insperato. E invece la squadra, disegnata in maniera ottimale di Reja, prima ha reagito alla grande trovando il pareggio, e poi è passata in vantaggio con un gol del 'ragazzino' Libor Kozak.

    Una Lazio così non si vedeva da tempo e per grinta e giocate. Contro la squadra dell'ex Sinisa, i biancocelesti hanno dato l'impressione di essere una vera squadra di calcio, con tutti i reparti affiatati, la difesa attenta in tutte le avanzate avversarie, Ledesma che gestisce il gioco in maniera superba e gli altri compagni del centrocampo (Mauri su tutti) che seguono i suoi dettami perfettamente. Poi c'è Hernanes: una delizia vederlo toccare il pallone. Infine l'attacco, con un Rocchi mai domo, pronto a combattere su tutti i palloni e a fare a sportellate con la difesa viola, e Kozak il giovane dell'est che con umiltà si è messo a disposizione del mister e sta scalando posizioni importanti nelle gerarchie di Reja. L'unica nota stonata è non aver visto Zarate. I tifosi lo coccolano e lo difendono, l'allenatore sta aspettando di vedere il fuoco negli occhi dell'argentino per ributtarlo nella mischia: è l'anno del riscatto e deve farcela.

    Tra poco però si gioca, non c'è tempo di pensare a quello che è stato. C'è una prova importante per la Lazio: arriva il Milan stellare di Ibra e Ronaldinho. La squadra rossonera ha l'obbligo di vincere, in campionato ha balbettato già due volte contro il Cesena e il Catania e quindi verrà a Roma con la determinazione giusta per fare risultato. Di contro una Lazio che vola sulle ali di un aquila e di un entusiasmo ritrovato per le prestazioni della squadra. L'entusiasmo per i laziali non significa 'vinceremo il tricolor', ma è solo la consapevolezza di avere una squadra che quest'anno, dopo molti passaggi a vuoto, potrà dare loro delle soddisfazioni. L'ultima vittoria contro il Milan porta le firme di Mancini e Boksic: altri tempi, altri giocatori sicuramente, ma da sfatare oltre a questo c'è anche un altro tabù. La prima squadra della Capitale non batte una grande (Juventus, Milan, Inter) in campionato da cinque stagioni. Non sarà arrivato il momento giusto?

    Altre Notizie