La Lazio vince con l'Inter, e convince. Convince gli scettici, tutti coloro i quali, con convinzioni ai limiti del possibile, sparavano a zero sui biancocelesti, dicendo che la squadra messa in piedi da Reja fosse solo fortunata o avesse un momento magico. Questa Lazio invece non ha solo battuto l'Inter sottomettendola per 90 minuti, ma ha dato dimostrazione di non temere più le grandi squadre. Dopo 35 partite i biancocelesti hanno battuto una delle tre grandi - quella campione d'Italia e d'Europa - con una prestazione caratterialmente importante, e degna di una compagine che punta in alto.

Reja non ha battuto solo l'Inter sul campo. Fino alla quindicesima giornata, i suoi ragazzi hanno vinto contro le rivali per un posto in Europa (la Fiorentina, il Napoli, il Palermo) e pareggiato con il Milan capolista. Gli unici rimpianti sono il derby perso contro una Roma in difficoltà, e la gara praticamente non giocata contro il Cesena. Per il resto la Lazio non ha mai sofferto il gioco avversario, e ha sempre dato l'impressione di poter far male a chi aveva di fronte: emblematica la sconfitta del tutto immeritata contro la Sampdoria. Ora la Lazio affronterà la Juventus (sciopero permettendo), e sarà l'ennesima prova di maturità: ne ha date tante la squadra biancoceleste, e continuerà a darne, perché se è lassù non è certo un caso.