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  • Laziomania: Lazio, 'na fatica tremenda, ma metti nel mirino l'Inter

    Laziomania: Lazio, 'na fatica tremenda, ma metti nel mirino l'Inter

    • Luca Capriotti
    Le fatiche di Inzaghi. Ci sono sconfitte che pesano ma non mi fanno arrabbiare, penso a quella contro la Juventus. Ci sono vittorie che mi fanno faticare di brutto, ma non solo a me. Anche Inzaghi in panchina era nero, Immobile in campo che gli dice: "non ne ho più", dopo aver vagato per il campo per il resto della partita, sbagliando tutto lo sbagliabile. Fatica, questa la parola chiave della partita contro il Frosinone. Fatica, quella che fa le gambe pesanti e i pensieri prevedibili, quella che costringe a soffrire, ad imparare a soffrire. Che ti fa sbagliare, sentire i muscoli induriti. Fatica. 

    Fatica anche di commentare tatticamente. Credo di aver visto Lulic fare il trequartista, e la mia percezione del calcio si è leggermente spostata come l'asse di un pianeta che va un po' a casaccio. Ma andiamo con ordine. La Lazio si prende tre punti pesanti, pesantissimi, d'oro, in una corsa Champions più viva che mai, con un calendario perfettamente alla portata dei ragazzi di Inzaghi. Che forse dovrebbero giocare con meno affanno di così: fatelo per le coronarie di Inzaghi, almeno.

    L'aggancio alla Roma, il Milan e la Champions ad 1 punto, io ci butto dentro pure l'Inter a -5: tutto è vicino, alla portata, perfettamente nelle corde della Lazio. Che si è resa conto di potercela fare, che si è perfettamente resa conto di essere competitiva. Anzi, Lazio, insegui l'Inter. Che Milan e Roma si contendano il resto. Tu prenditi il posto che ti spettava dall'anno scorso. Toglilo all'Inter. Chiaro, Inzaghi ha dovuto varare un turnover un po' spinto per via di squalifiche e stranezze di calendario (si rigioca giovedì, per dire, ma Serie A eh, non Europa League). Ma questo conta poco: la testa conta. Alcuni giocatori hanno dei limiti: Bastos sembra un difensore che a volte si scorda di essere un difensore, non fa coperture preventive, copre un po'alla bell'è meglio ma copre. Quasi meglio da incursore, ma si sta scoprendo difensore. 

    Caicedo non meritava di uscire: ha giocato abbastanza bene, concreto, ha fatto a spallate. Ha segnato un gol pesante, e se lo merita: forse è l'unico compagno di reparto che Immobile non soffre, di cui sembra non sentire concorrenza e peso. Inzaghi ne ha parlato molto bene a fine partita: in estate sembrava quasi scaricato, e nessun tifoso degno di questo nome si stava stracciando le vesti. Va detto: su di lui forse siamo ingenerosi a volte. Vero: tira poco e male. Ma lui sì, è un generoso. E in un gara di enorme fatica, tira fuori il match-point. Faticosamente, un applauso. 

    Questa vittoria mi ha fatto faticare, e so bene perché: è l'ennesima vittoria da Lazio in una settimana dura, complessa, di nervi e stress. Solo che stavolta davanti c'era il Frosinone. E forse, a volte, evitarci un po' di sofferenza, un po' di fatica, sarebbe un bel gesto, da parte dei ragazzi. Almeno, fatelo per Inzaghi. Purché non rimetta mai più Lulic trequartista, per favore.  

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