Non è un dramma. La sconfitta di ieri contro il Bologna sicuramente pesa, ma nemmeno troppo. La Juve è lontana un punto in più, il Napoli si avvicina di tre lunghezze, ma la Lazio rimane comunque al terzo posto in classifica. La squadra vista ieri, soprattutto nei primi 25 minuti, è sembrata soprattutto distratta rispetto a quello che doveva essere l'obiettivo, ovvero agganciare la Juventus che si era fermata a Genova.

In campo non si è assistito ad un bello spettacolo, ma dopo aver subito due gol stupidi e l'espulsione di Matuzalem la squadra sembrava si fosse risvegliata. Poi qualche gol di troppo sbagliato, e un primo tempo che si è concluso nella maniera peggiore. Nella ripresa la Lazio ci ha provato, ed è riuscita ad impaurire i felsinei segnando anche un gol (fortunoso, ma pur sempre un gol). L'espulsione di Gonzalez e il gol di Khrin sembravano aver chiuso definitivamente la gara, e invece la Lazio ha gettato il cuore oltre l'ostacolo e ha tentato di rimettere sui giusti binari una gara ormai compromessa.

Gillet ha impedito ai biancocelesti di accorciare ulteriormente lo svantaggio con qualche intervento da grande portiere. Nonostante la sconfitta, insomma, il cuore si è visto, la voglia di mettercela tutta anche. Così la Lazio può farcela, perché quando le difficoltà aumentano nei ragazzi sembra crescere anche la voglia di stupire. La sconfitta brucia, certo, ma la squadra c'è.