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  • Laziomania:| Non si smantelli un patrimonio

    Laziomania:| Non si smantelli un patrimonio

    La Lazio ha un patrimonio da difendere e lo dovrà fare con astuzia e intelligenza. I ragazzi della squadra Primavera sono arrivati ad un passo dal sogno. In quel di Gubbio non è arrivata la vittoria del campionato italiano, andato all'Inter con merito, ma sono arrivati dei segnali importanti per il futuro. Questi segnali si chiamano Berardi, Zampa, Onazi, Marin e Rozzi su tutti. Tutti ragazzi che devono assolutamente crescere e formarsi: alcuni al fianco della prima squadra, altri andando a giocare con continuità. L'oro della Lazio è nei giovani, dunque, anche perché una società che si autofinanzia ha il dovere di far crescere i propri gioielli per monetizzare o per creare con loro una squadra importante.

    Ma ogni caso è diverso, soprattutto per quelli che il prossimo anno saranno 'fuori quota'. Ad esempio Alessandro Berardi, portiere classe 1991: per maturare ha bisogno di giocare con continuità, tenerlo alla Lazio a fare il terzo portiere sarebbe una scelta scellerata, non troverebbe spazio e non giocherebbe mai. Deve partire, andare in una squadra che gli dia la certezza di giocarsi le sue carte al meglio, dove possa essere titolare. Magari si può pensare a un prestito con un premio a presenza per la società che si prenderà il rischio di farlo crescere.

    Marin, terzino sinistro di grande prospettiva, e Rozzi, attaccante con ottime qualità, rispettivamente classe '95 e '94, possono rimanere ancora un anno in Primavera con la possibilità di allenarsi con la prima squadra: per loro sarebbe una buona palestra. Il bomber di Bollini, in particolare, è maturato già tanto in questa stagione. Ma non basta, deve continuare. Infine Onazi e Zampa, due centrocampisti che dovranno fare il salto di qualità: o in prima squadra come alternative, ma con poche possibilità di imporsi, oppure andando a giocare in una serie inferiore. E non dimentichiamoci di Cataldi, che è nelle mire di Manchester City e Manchester United: la Lazio non deve farne un Macheda bis.

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